Durante il suo intervento alla celebrazione del 125° anniversario, il presidente della Generalitat di Catalogna, Salvador Illa, ha caratterizzato l’RCD Espanyol come “una realtà sportiva”. Ha sottolineato come il suo scopo fondamentale risieda nel promuovere il sport come forma di svago.
Si è dichiarato un grande sostenitore del club, affermando che condividere una passione sportiva contribuisce a uno stile di vita sano e significativo.
In occasione dell’importante evento, chiesto di esprimere in una parola la lunga storia del club catalano, alcuni ospiti presenti alla cerimonia presso l’Università di Barcellona, luogo di nascita dell’Espanyol nel 1900, hanno condiviso le loro opinioni.
Le risposte provenivano dal direttore sportivo Fran Garagarza, dalla coach della squadra femminile Sara Monforte, da due leggende del club, John Lauridsen e Dani Solsona, e dagli ex presidenti Daniel Sánchez Llibre e Joan Collet.
Fran Garagarza ha scelto la parola “Emozione”, descrivendo come la grandezza del club si manifesti in eventi come questo e nel forte legame con i tifosi. Ha parlato di un senso di appartenenza e orgoglio, evidenziando che il club è unico e colpisce nel profondo.
Sara Monforte ha optato per “Umiltà”, sottolineando l’importanza di lavorare dietro le quinte, pur mantenendo un impegno costante.
John Lauridsen, infine, ha sintetizzato il suo pensiero con “il migliore”, aggiungendo che, nonostante gli anni trascorsi dal suo ritiro dal calcio, è sempre felice di tornare e di rimanere legato a persone che gli hanno dimostrato grande affetto.
Dani Solsona Paciencia ha dichiarato che nel corso della storia ci sono stati diversi ostacoli da affrontare, specialmente nei momenti difficili del club, come la retrocessione in Segunda e il successivo ritorno in Primera. Tuttavia, questa pazienza ha permesso al club di stabilizzarsi, e lui spera che ci sia un ulteriore sviluppo positivo in futuro.
Daniel Sánchez Llibre ha sottolineato l’importanza dei 125 anni di vita del club, descrivendo questa longevità come un’impresa straordinaria. Solo pochi club in Spagna possono vantare una storia così lunga, e lui sa bene cosa significhi, avendo trascorso 19 anni con il club, di cui 14 come presidente e cinque come consigliere.
Joan Collet ha evidenziato l’importanza del forte legame emotivo e del senso di appartenenza dei tifosi. Secondo lui, l’affiliazione al club non è legata ai successi sportivi o alla presenza di grandi stelle del calci, ma è radicata nella tradizione familiare. Questo è ciò che distingue l’Espanyol da molti altri club, in quanto le famiglie continuano a sostenere il club nonostante la presenza di rivali di grande fama. Ora, con 30.000 persone presenti allo stadio, quando ci sono obiettivi ambiziosi, i tifosi si mobilitano da ogni parte. Questo è un motivo di orgoglio dopo 125 anni di storia.

