Mestalla rende omaggio alle 229 vittime della dana, ma la cerimonia è stata interrotta dalla pioggia

Sotto una pioggia incessante, la squadra dei calciatori del Valencia CF e il Valencia CF hanno reso mercoledì un toccante tributo alle 229 vittime della dana, a un anno esatto dalla tragedia che ha colpito duramente la provincia. L’evento, che si è svolto vicino al Monumento della Fandom, ha riunito ex calciatori, dirigenti e tifosi che, nonostante le avverse condizioni meteorologiche, si sono radunati dalle 19:00 per accendere una candela in memoria di ciascuna delle persone scomparse.

Tra i partecipanti, importanti figure storiche come Fernando Giner e Miguel Ángel Bossio, oltre al direttore generale del club, Javier Solís. Tuttavia, la pioggia ha costretto a rinviare il momento principale previsto per le 20:00: un minuto di silenzio accompagnato dalla dolçaina e dal tabalet della Colla Palleter di Paiporta, insieme alla lettura del manifesto da parte di Enrique Pacheco, speaker del Valencia a Mestalla.

In questa dichiarazione, Pacheco sottolineava come “sia impossibile trovare un aspetto positivo in quanto accaduto, ma possiamo essere fieri della solidarietà e dell’unità del popolo valenciano”. Un messaggio che ha incluso anche il calcio: “Al di là di vittorie o sconfitte, ciò che conta sono le persone. Il calcio ha dimostrato di essere presente nei momenti di maggiore necessità”. Anche l’inno regionale, che avrebbe concluso la serata con l’esibizione del tenore Josep Climent, non ha potuto essere eseguito. Gradualmente, la pioggia ha spento le candele. La ‘Terra di Valencia’ ha ancora una volta mostrato la sua forza e solidità.

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