Manolo González ha dichiarato: “Spero di avere una bacchetta magica, così potrei allenare il Manchester City.”

Manolo González ha expresato le sue opinioni durante la conferenza stampa di domenica, prima dell’incontro tra il Sevilla e il RCDE Stadium. Ha messo in evidenza che, sia a livello istituzionale sia sportivo, giocare di lunedì “non ha senso”.

Inoltre, ha sottolineato come, nonostante il RCD Espanyol si trovi al sesto posto, le ultime due sconfitte contro Alavés (2-1) e Villarreal (0-2) hanno dato l’impressione di essere in fondo alla classifica. Riguardo al sostegno dei tifosi, Manolo ha spiegato che “sanno che il team darà il massimo e noi ci impegneremo in questo.

Spero di avere una bacchetta magica per vincere, ma posso garantire che daremo tutto”.

Analizzando la situazione in infermeria, ha affermato: “L’unico assente per infortunio è Puado. Gli altri stanno bene”. Parlando dell’importanza del match, ha ribadito che “vale come tutte le altre partite.

Dobbiamo cercare di vincerle tutte, desideriamo tornare a vincere in casa”.

In merito alla questione delle partite di lunedì, ha dichiarato: “Giocare in quel giorno non è favorevole per il calcio; è una questione di logica. Non ha senso, e le condizioni di gioco cambiano a seconda delle stagioni. In paesi come la Germania o la Premier League si gioca alle tre del pomeriggio, quindi qualcuno dovrebbe riflettere su questo. È frustrante vedere gli stadi pieni in Premier e Bundesliga mentre da noi ci sono situazioni che non si giustificano”.

Sulla squadra del Sevilla, ha osservato che “tutte le partite sono impegnative. Ieri il Mallorca non meritava la sconfitta contro il Villarreal, ed è un po’ come quando si entra in discoteca con un sacco di soldi. Vincere è difficile per noi e gli eventi di ieri dimostrano quanto siano complessi tutti gli incontri”.

Infine, riguardo all’evoluzione del team, ha detto: “La squadra sta migliorando, ci sono stati molti cambiamenti rispetto all’anno scorso. Stiamo facendo progressi nel nostro gioco, ma dobbiamo lavorare di più per mantenere la porta inviolata con maggiore costanza”.

L’importanza di ritornare alla vittoria è sempre fondamentale. Non conta se si proviene da successi o insuccessi; l’essenziale è ottenere i tre punti. Ogni volta che si perde, è necessario reagire, poiché la situazione può rapidamente diventare difficile.

Riguardo l’efficacia in campo, a me preoccupava maggiormente il passato, quando era difficile creare occasioni. Ora la squadra gioca in modo diverso e molto più produttivo.

Quando sono entrato a far parte della prima squadra, il mio timore più grande era che i miei compagni non avessero fiducia in me. Fortunatamente, non è stato così; i giocatori esperti hanno mostrato sostegno, il che è molto significativo. Sanno che il duro lavoro li avvicina alla vittoria e abbiamo creato un legame che è fondamentale per il nostro successo.

La tifoseria è l’anima del club. È innegabile che la loro presenza sia ciò che ha permesso al club di rimanere in vita. Anche in una stagione difficile come l’anno passato, abbiamo visto 25.000 supporter sugli spalti, e quest’anno il numero sta crescendo. Sono consapevoli degli sforzi della squadra e noi continueremo a dare il massimo. Non posso garantire vincite, ma posso promettere impegno totale.

Per conquistare i tre punti, dobbiamo affrontare la prossima partita con mentalità positiva. Anche se ci sentiamo come se fossimo ultimi, il gioco di domani deve essere portato a casa con buon calcio. La nostra attitudine sarà quella di essere ottimisti, questo è il nostro atteggiamento nello spogliatoio. Dobbiamo giocare bene.

Infine, per quanto riguarda la difesa, domani scenderemo in campo con un approccio offensivo, come abbiamo fatto per l’intera stagione. Dobbiamo essere veloci nelle azioni offensive, poiché gli avversari sono fisicamente molto forti. Puntiamo a schierare una squadra equilibrata che ci permetta anche di cambiare strategia nella ripresa.

In LaLiga, sono comuni gli errori difensivi e il Siviglia, quando è in forma, può sconfiggere qualsiasi squadra. Nessun team si sta distaccando in modo significativo. “Quest’anno il campionato è più equilibrato rispetto al passato. L’anno scorso abbiamo raggiunto la salvezza con 42 punti, un traguardo che non si vede spesso. Le squadre di vertice sono quelle capaci di vincere tre partite di seguito; il nostro primo obiettivo è ottenere 42 punti al più presto”.

Riguardo alla pressione della tifoseria, “è normale sentirsi delusi quando perdiamo; non possiamo presentarci come se fossimo ultimi, anche se abbiamo perso. A parte la partita contro il Vitoria, le altre sconfitte sono state comprensibili. Non ci lasciamo sopraffare da una mentalità negativa”.

Sull’importanza della pausa internazionale, “non ha un grande impatto; le squadre riescono a mantenere la concentrazione, perché vincere porta fiducia e si costruisce una base solida. Questo permette di reggere anche dopo due o tre partite difficili. Solo il tempo dirà se sarà vantaggioso o meno”.

Infine, sulla striscia di 12 partite senza vittoria del Siviglia, “quando succede a un’altra squadra, nessuno lo menziona. Le statistiche nel calcio tendono a essere ingannevoli”.

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