Joel Roca è rapidamente diventato un punto di riferimento all’interno del team del Girona, nonostante i suoi soli 20 anni. Recentemente, ha condiviso le sue esperienze in una conversazione sul podcast Montiliving, discutendo di un avvio di stagione difficile per la squadra, così come delle sue esperienze personali che hanno segnato il suo ritorno dopo il Mondiale under 20.
Tra i ricordi toccati, non è potuto mancare quello riguardante il contatto con Antony durante la partita a La Cartuja, dove il calciatore brasiliano è stata espulso dopo aver colpito Joel con una rovesciata negli ultimi istanti della gara. Nonostante il suo volto porti ancora segni evidenti dell’impatto, il giovane non ha esitato a esprimere la sua opinione: “Antony sapeva che ero lì.
Magari non mi ha visto bene, ma per me è un’espulsione”, ha dichiarato. Ha anche aggiunto: “Se io fossi stato in quella situazione e avessi colpito Antony in quel modo, sarei finito nei guai”. Roca ha anche colto l’occasione per difendere Yaser Asprilla, un talento che ha subito critiche ultimamente.
Il giovane si è mostrato propositivo: “Noi parliamo con lui e non ha problemi psicologici. È consapevole della situazione e deve mantenere una mentalità positiva. È un giocatore di grande qualità, anche se adesso non è in mostra, e sono certo che ci darà molto”, ha affermato. Inoltre, ha ridotto la sua esperienza al Mondiale under 20, evidenziando che ha perso alcune partite cruciali per il Girona e che il torneo è stato, a suo avviso, poco stimolante. “Eravamo in Cile, in un posto sconosciuto e la situazione diventava noiosa e ripetitiva. Credo sia stata organizzata male”, ha confessato. Nonostante tutto, ha cercato di rimanere vicino alla squadra, sentendo la responsabilità di partecipare in un momento difficile.
Fortunatamente, ho potuto festeggiare da lì la vittoria contro il Valencia,” ha commentato sollevato. Joel ha voluto anche dedicare un pensiero particolare a Portu, che si è infortunato gravemente la settimana scorsa. L’assenza del murciano ha avuto un forte impatto emotivo nello spogliatoio. “Senza Portu perdiamo il nostro orgoglio, la nostra esperienza e la nostra anima. È una figura fondamentale per il club e per la città. Penso che sia un’assenza pesante, ma ci supporterà da lontano, poiché è un capitano,” ha dichiarato. Infine, il giovane esterno ha parlato di Dominik Livakovic, la cui situazione tra i pali continua a tenere banco nel club. Oltre ai rumors, Joel ha espresso la sua vicinanza al portiere croato. “Parlo spesso con lui, mi aiuta a migliorare il mio inglese. Non mi sembra triste, ma ogni calciatore desidera giocare e lui sperava di essere schierato in tutte le partite, dato il suo importante passato. È un ottimo portiere e si percepisce la sua esperienza. A volte il calcio riserva situazioni del genere,” ha concluso.

