Il 2 dicembre, l’Atlético de Madrid si prepara ad affrontare il FC Barcelona al Camp Nou. Questa partita risulta essere fondamentale per la squadra colchonera, poiché una vittoria potrebbe permetterle di superare il Barça in classifica, ripetendo il successo ottenuto nella scorsa stagione nella capitale catalana.
Anche se non ci sono state prove specifiche prima dell’incontro, l’undici che Simeone potrebbe schierare lascia spazio a qualche sorpresa, ma è probabile che il tecnico utilizzi le rotazioni viste contro il Real Oviedo. Quindi, i giocatori che non hanno iniziato contro la formazione asturiana, per concedere loro un po’ di riposo, potrebbero avere un ruolo da protagonisti martedì 2 dicembre.
In porta, Jan Oblak rimane una scelta sicura, mentre in difesa si presenta un dilemma per il terzino destro tra Pubill e Nahuel, con la preferenza che tende a ricadere sull’argentino. Giménez e Lenglet si disporranno al centro della difesa, mentre Hancko potrebbe essere schierato come terzino sinistro per contenere Lamine Yamal.
Questa sarebbe la scelta più razionale, anche se Matteo Ruggeri ha ricevuto molti minuti di gioco ultimamente.
Il centrocampo sarà composto da Nico e Giuliano sulle fasce, con compiti sia difensivi che offensivi, a supporto del doppio pivote formato da Barrios e Koke (o Cardoso). In attacco, Julián Álvarez dovrebbe essere la punta di riferimento, affiancato da Baena, mentre Sorloth potrebbe entrare come un’alternativa per cambiare l’inerzia della partita. Se il norvegese dovesse partire titolare, rappresenterebbe una scelta strategica considerando che ha segnato due gol contro il Real Oviedo e ha dimostrato un’ottima attitudine contro il Barcellona (ha realizzato il 1-2 e il 4-4 nei momenti finali delle sue ultime due sfide al Camp Nou e ha segnato in ognuno dei suoi ultimi cinque incontri contro di loro).
La possibile formazione potrebbe includere Oblak in porta; Pubill o Molina, Giménez, Lenglet e Hancko in difesa; Giuliano, Barrios, Koke e Nico a centrocampo; mentre in attacco ci sarebbero Baena e Julián Alvarez.
