Il Girona si trova nuovamente a fronteggiare gravi problemi in infermeria. Il club ha annunciato che Abel Ruiz ha subito una lesione muscolare al quadricipite della gamba destra, segnando una ricaduta dopo un infortunio che lo aveva già costretto a rimanere fuori gioco per diverse settimane durante la preparazione.
Il tempo previsto per il recupero è di circa quattro settimane, un ulteriore ostacolo per un giocatore che finalmente stava ritrovando ritmo e continuità dopo mesi di difficoltà. Ciò che preoccupa maggiormente non è solo la lesione in sé, ma il contesto in cui si verifica: la situazione in infermeria si fa di nuovo critica, come accade ogni anno.
La lista dei giocatori indisponibili è impressionante: Juan Carlos, David López, Stuani, Van de Beek, Lemar, Portu, Blind, Krapyvtsov e, ora, Abel Ruiz. Nove assenze confermate, a cui si aggiungono i casi recenti di Arnau, costretto a fermarsi per febbre, e di Ounahi e Bryan Gil, che lamentano problemi fisici e sono stati precauzionalmente esclusi dalla Coppa.
In totale, fino a dodici calciatori sono rimasti indisponibili o hanno accusato fastidi nelle ultime giornate, un numero che mette in luce una tendenza preoccupante. La dirigenza spera di recuperare Blind e Lemar per la partita contro l’Elche, ma la sensazione di vulnerabilità persiste. La squadra si trova nuovamente in una situazione critica a dicembre, proprio come nella scorsa stagione. Gli infortuni muscolari, le ricadute e i imprevisti costrinsero Míchel a gestire la rosa con risorse minime. Ricordiamo quel pomeriggio del 1 novembre 2024, quando la squadra si presentò a una partita di Liga con soli 13 disponibili, dopo aver visto Danjuma e Misehouy infortunarsi quasi identicamente, colpiti nella stessa area muscolare. Coincidenza? Accumulo di sfortuna? Oppure un segnale di problemi più gravi? Non è facile fornire risposte, e non è opportuno trarre conclusioni affrettate.
Il tecnico del Rayo Vallecano ha sempre manifestato la preoccupazione dell’intero staff riguardo alla salute dei giocatori. Tuttavia, sorge spontanea una riflessione: ci si può chiedere se ci sia un modello nelle modalità di carico, nella preparazione atletica o nella gestione degli sforzi che, durante i momenti di grande tensione competitiva, stia portando la squadra a spingersi oltre i propri limiti. Il Girona, ogni anno, affronta il campionato con una crescente ambizione, ma la situazione in infermeria non è favorevole; nonostante gli sforzi volti a monitorare ogni aspetto per prevenire infortuni, i problemi continuano a persistere. L’assenza di Abel Ruiz giunge in un periodo particolarmente critico: la squadra ha bisogno di forze fresche e soluzioni alternative in attacco. Il giocatore valenciano, che aveva già affrontato un periodi di problemi fisici durante l’estate, deve nuovamente fermarsi proprio quando stava cercando di accumulare minuti per guadagnarsi un posto nella rotazione. Questo rappresenta un ulteriore ostacolo per lui, un’altra difficoltà in un percorso in cui la squadra fatica a liberarsi dei problemi fisici. Montilivi osserva ora il calendario e il bollettino medico con preoccupazione. Si pone nuovamente la domanda, con cautela ma anche con ansia: quanto c’è di sfortuna e quanto invece di situazioni che necessitano di una revisione dettagliata? Perché la squadra continua a crescere e a dare il massimo, ma senza uno stato di salute ottimale, le possibilità di mantenere tutto in equilibrio si riducono drasticamente.
