Corberán ha manifestato: “Ritengo che il VAR avrebbe dovuto esaminare l’episodio riguardante Hugo Duro.”

Hugo Duro ha segnato il gol del pareggio per il Valencia al 93’, ma poco prima, a mezz’ora dal termine, ha subito un colpo da Carmona che lo ha costretto ad abbandonare il campo con un ematoma al naso. Nessun intervento da parte del VAR, nonostante il tecnico Carlos Corberán non sia riuscito a comprendere la decisione.

“Il mio giudizio sulla partita riguarda soprattutto ciò che possiamo controllare, ovvero il gioco, piuttosto che le scelte arbitrali. Ci sono eventi che hanno un impatto chiaro. È evidente che Hugo Duro ha dovuto cambiar maglia dopo il colpo. Comprendo che sia una situazione da rivedere tramite VAR, ma non è stato ritenuto necessario.

L’arbitraggio è qualcosa di cui non possiamo occuparci”, ha dichiarato in conferenza stampa.

Dopo il sfortunato autogol di César Tárrega, il Valencia ha trovato la forza di pareggiare grazie a Hugo Duro, una reazione che Corberán ha apprezzato: “La squadra ha mostrato un grande spirito, intensità e non si è arresa nemmeno nei momenti difficili.

Abbiamo continuato a lottare fino alla fine. Ci sarebbe piaciuto dominare e vincere contro il Siviglia, ma quando le cose non girano, vedere un gruppo resiliente è una nota positiva. Non tanto il risultato, quanto la mentalità del team.”

Il tecnico del Valencia ha poi commentato l’andamento di un match fisicamente impegnativo e con poche opportunità da entrambe le parti: “Ci è costato prendere il controllo e creare occasioni. Anche il Siviglia non ha avuto grosse possibilità da sfruttare, ma nella seconda metà siamo stati meno precisi e hanno trovato il gol del vantaggio.”

“Tuttavia, la squadra ha continuato a combattere fino all’ultimo per raggiungere un gol che, pur facendoci sentire insoddisfatti, rappresenta una sorta di ricompensa per l’impegno profuso nella ricerca del pareggio,” ha concluso.

Corberán, nel commentare la partita, ha respinto l’idea di cercare colpevoli in una prestazione deludente: “È stata una gara difficile da interpretare, senza un giocatore specifico da incolpare per la nostra difficoltà nel gestirla. È stata una partita equilibrata, caratterizzata da molti duelli individuali”. Inoltre, ha minimizzato l’importanza del gol autogol: “Se non avesse colpito il pallone, l’attaccante era pronto a segnare; si trattava di un’azione complessa da affrontare e non posso attribuire colpe a nessuno”.

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