Gazzaniga anticipa le festività natalizie

Il Martínez Valero ha offerto un’immagine tanto crudele quanto ricorrente in questa stagione: il Girona, ogni errore, lo paga a caro prezzo. Questa volta, l’attenzione è tornata su Paulo Gazzaniga, coinvolto in modo involontario nella sconfitta che riapre un dibattito mai del tutto risolto.

Due regali da parte sua hanno anticipato il Natale in favore dell’avversario.

La sconfitta contro l’Elche ha rivelato una sensazione scomoda: la porta necessita di una vera competizione, proprio come qualsiasi altro ruolo in squadra. Non è una questione di punizione o di individuazione di colpe, ma semplicemente di opportunità.

Mentre tutte le altre posizioni hanno visto giocatori alternarsi e confrontarsi nei momenti di difficoltà, Dominik Livakovic attende ancora il suo momento senza aver mai giocato un minuto ufficiale. È l’unico nel gruppo che non ha avuto l’occasione di dimostrare di poter contribuire.

Questo aspetto è fondamentale. Nessuno nel Girona vuole scatenare una campagna contro Gazzaniga, nemmeno Míchel, il quale ha sempre sostenuto il collettivo al di sopra delle individualità. L’argentino era stato decisivo in settimane cruciali per il morale della squadra, e le sue ultime prestazioni non avevano sollevato preoccupazioni. Tuttavia, il ruolo di portiere è peculiare: non ci si può permettere di fare dieci buone parate per coprire un errore, e quando gli sbagli si accumulano, le conseguenze diventano ineluttabili. Non è una questione di giustizia, ma sicuramente devastante.

Il contesto, però, propone una questione che prima o poi doveva emergere: è il momento giusto per dare una chance a Livakovic? Non come una punizione per Gazzaniga, ma come una legittimità per Livakovic. Non si tratta di un gesto verso il pubblico, ma di un chiaro messaggio interno che richiama alla meritocrazia, come avviene per tutte le altre posizioni in campo. Chi non è al meglio, osserva; chi è pronto a dare il massimo, avanza.

Il vero rischio forse non risiede nella scelta tra una opzione e l’altra, ma piuttosto nel non prendere alcuna decisione. Per il Girona, che sta lottando per rimanere nella categoria mentre affronta numerose assenze, non ci sono molte certezze. Anche Gazzaniga, che gode di stima da parte dei tifosi, potrebbe trarre vantaggio da una pausa, ripartendo senza il peso di errori passati.

La sconfitta subita a Elche ha rappresentato una dura lezione, ma anche un avviso: il Girona non può affidarsi ad automatismi o a posizioni sicure. Questo principio vale per la porta e ogni altra parte del terreno di gioco. La squadra ha necessità di una competizione interna, di scelte audaci e, soprattutto, che chi difende i pali — indipendentemente da chi sia — lo faccia per reale merito e convinzione, mai per abitudine.

Montilivi ha mostrato comprensione e sostegno, ma ora è il momento che la squadra prenda una decisione per garantire la propria permanenza in Serie A.

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