Il Girona si prepara a scendere in campo al Martínez Valero con una crescente urgenza, frutto delle recenti difficoltà, e la consapevolezza che è giunto il momento di dare il massimo. L’eliminazione dalla Coppa a Ourense ha lasciato un sapore amaro, soprattutto per l’impatto psicologico della sconfitta subita in un incontro che avrebbe dovuto rivelarsi benefico per il morale.
Tuttavia, LaLiga non offre pause, e Míchel è consapevole che la partita contro l’Elche rappresenta un crocevia importante in un calendario che si fa sempre più impegnativo.
Con la Coppa ormai nel passato, l’obiettivo è concentrare tutte le forze sul campionato.
La situazione in classifica rimane critica, e affrontare una squadra che non ha ancora conosciuto la vittoria tra le mura amiche in questa stagione rappresenta una prova che potrà rivelare il vero slancio del Girona, che ha dimostrato di sapersi confrontare ad armi pari con squadre del calibro di Betis e Real Madrid.
Tuttavia, la sfida si presenta in salita: l’assenza di Ounahi, squalificato, e una lista infortuni che influisce pesantemente sulla preparazione, complicano ulteriormente i piani.
Dall’altra parte, l’Elche arriva a questo confronto con una serie di risultati poco incoraggianti, che non rendono giustizia alla qualità del loro gioco. Sei partite senza successi hanno frenato il promettente avvio di Eder Sarabia, ma la filosofia di gioco del suo allenatore è rimasta intatta. La formazione franjiverde si muove bene con il pallone, sa attrarre le pressioni avversarie e sfrutta il gioco di squadra per creare disordini nella difesa nemica. Inoltre, hanno acquisito una certa maturità tattica che consente loro di affrontare squadre di alto livello come Barcellona e Real Madrid, anche se finora senza riuscire a tradurre queste prestazioni in vittorie.
La storia tra le due squadre indica che la partita non sarà affatto facile. Sebbene il Girona abbia trionfato nell’ultimo incontro a Elche —con un punteggio di 0-2 in Coppa grazie ai gol di Blind e Couto nel gennaio 2024—, il bilancio totale pende a favore degli avversari, con ben 16 vittorie contro le 6 della formazione catalana. Tuttavia, in Liga, il ricordo recente è allettante per gli uomini di Míchel: nell’ultima stagione in cui si sono affrontati, la 22/23, il Girona si è assicurato tutti e sei i punti in palio.
Il contesto odierno, però, è molto diverso. Il team di Míchel si prepara a questa sfida con una formazione pesantemente influenzata dalle assenze, sebbene stia recuperando gradualmente alcuni giocatori chiave. L’assenza di Ounahi aumenta ulteriormente il peso della responsabilità su Tsygankov, uno dei calciatori più in forma dell’ultimo mese. Il calciatore ucraino avverte di nuovo la necessità di essere un attore principale e, in un match dove la squadra dovrà attaccare sugli esterni e cercare transizioni rapide, la sua presenza sarà fondamentale.
A prescindere dai singoli, la vera sfida per il Girona sarà mantenere la recente solidità difensiva. Nelle ultime settimane, la squadra ha mostrato un mix di compattezza e collaborazione, capace di resistere alle fasi di predominio degli avversari e di creare occasioni attraverso recuperi alti. Tale strategia, già utilizzata con successo contro il Real Madrid, risulterà cruciale contro un Elche che gioca con calma e cerca continuamente vantaggi in zona centrale.
Il Martínez Valero richiederà attenzione, esperienza e determinazione. La pressione è alta e, aunque el equipo catalán presenta sus propias heridas, también llega con un atisbo de confianza: ha conseguido sumar puntos en los últimos tres partidos, mostrando una solidez que no se había observado desde el comienzo de la temporada. La meta ineludible ahora es la victoria. Solo así podrá librarse de la parte baja de la tabla y transformar su progreso en algo más que meras promesas. En Elche, comienza una nueva oportunidad.

