Il Girona ha subito una pesante sconfitta contro l’Elche in un incontro contrassegnato da errori della difesa catalana e da una prestazione solida degli ilicitanos, che hanno interrotto una serie di sette partite senza vittorie. Lo stadio Martínez Valero ha accolto con entusiasmo una squadra che necessitava di affermarsi.
Dall’altra parte, il Girona aveva bisogno non solo di tenere il passo, ma di vincere per una ragione di urgenza superiore rispetto a quella degli avversari. Míchel aveva messo in guardia sulla forza del rivale, in particolare sulla loro abilità nel mantenere il possesso di palla.
Le sue parole si sono dimostrate giuste, poiché il terzo club con il maggiore controllo del gioco ha dominato i ‘gironins’ nella prima mezz’ora, durante la quale i visitatori sono riusciti a contrattaccare solo in rare occasioni fino all’intervallo.
Le occasioni e i rischi si sono equilibrati. Mentre Tsygankov e Vanat hanno costretto Iñaki Peña a intervenire, gli uomini di Eder Sarabia sono stati pazienti, aspettando il momento giusto per sbloccare il punteggio, dopo aver tentato più volte e beneficiato di alcuni gravi errori nella gestione della palla da parte di Míchel. La sorte si è appena rivelata grazie a un immenso Aleix Febas, che ha dimostrato ancora una volta il suo valore come uno dei migliori centrocampisti del campionato. Tuttavia, è stato Germán Valera a centrare il bersaglio, interpretando magistralmente un passaggio di Hèctor Fort e colpendo dalla distanza, lasciando immobile Gazzaniga (40’). Il gol è stato una giusta ricompensa per chi ha più insistito prima dell’intervallo, con un colpo psicologico dovuto al momento in cui è avvenuto. L’avvio della ripresa non ha cambiato l’andamento del match. Gazzaniga, decidendo di far brillare Rafa Mir, ha annullato ogni possibilità al Girona di sperare anche solo in un pareggio nel corso del resto della partita. Cinque minuti dopo la ripresa del gioco, l’attaccante franjiverde ha colpito il primo palo in un’azione tipica di un cross.
Il pallone entrò in rete con estrema facilità (57’), ma ciò che seguì fu persino peggio. Cinque minuti dopo, il portiere argentino, avendo un passaggio chiaro per Blind, decise di rispedire il pallone a Vitor Reis, pressato dal stesso Mir. Naturalmente, il pallone finì tra i piedi dell’attaccante, che non dovette far altro che insaccarlo, segnando il gol più facile della sua carriera professionale (57’). I catalani si ritrovarono a combattere solo per il proprio onore e reputazione. Nel frattempo, i tifosi avversari fischiarono le sue giocate, mentre ironicamente il pubblico locale esultava e applaudiva ad ogni passaggio riuscito. I lievi errori custodi ricordarono il caso Livakovic, ancora in panchina. La situazione cambiò radicalmente e Míchel decise di apportare delle modifiche. La partita si trasformò in un alternarsi di occasioni, con il punteggio in bilico. I padroni di casa avrebbero potuto aumentare il gap, ma i ‘blanc-i-vermells’, con determinazione, trovarono spazi per accorciare le distanze. Tuttavia, non era la giornata giusta. Con l’emozione ormai assente, il tempo scivolò rapidamente fino al fischio finale. Grande gioia da una parte, volti seriosi dall’altra. Il Girona ha rinvigorito la fragilità che lo caratterizzava all’inizio stagione, mentre l’Elche, neopromosso, comincia a sognare traguardi europei.

