La complicata giustificazione di Sánchez Martínez per non concedere un rigore a Mendy

La complicata motivazione dietro alla mancata concessione di un rigore a favore di Mendy, secondo Sánchez Martínez. Nonostante Melero López lo avesse invitato a visionare al monitor l’episodio del giocatore del Rayo dentro l’area, la cui posizione appariva innaturale, l’arbitro internazionale murciano ha deciso di non supportare la valutazione del VAR.

Si attende con interesse l’audio delle comunicazioni tra Sánchez Martínez e il direttore di gara della sala VOR, Melero López, per chiarire perché la situazione tra Calero e Mendy non sia stata ritenuta meritevole di un rigore. Durante il salto, la sfera colpisce prima il calciatore dell’Espanyol, per poi toccare il braccio esteso del difensore madrileno.

Dopo un’attenta analisi al monitor, Melero López ha chiamato Sánchez Martínez per esaminare nuovamente la giocata. Con sorpresa generale, l’arbitro ha ritenuto che non ci fossero gli estremi per un fallo. Questo ha stupito, dato che dal monitor era chiaro il contatto con il braccio di Mendy, specialmente considerando la comunicazione arbitrale che è esplicita in merito: “Mano in posizione antinaturale: un giocatore che utilizza il braccio in modo da occupare uno spazio maggiore, assumendo un rischio e interrompendo un passaggio o un tiro diretto alla porta.” Situazioni di questo genere includono casi in cui il braccio è evidentemente staccato dal corpo.

Fonti consultate da MD non riescono a dare una spiegazione logica alla scelta di Sánchez Martínez.

Manolo ha espresso un sentimento contrastante: “Parto con una sensazione mista; è tempo di godersi la vita finalmente.”

Íñigo Pérez ha afirmato: “L’Espanyol ha saputo gestire efficacemente il nostro possesso palla.”