Grande festa al RCDE Stadium. L’Espanyol ha trionfato nella partita di domenica contro il Rayo grazie a un gol di rigore realizzato da Roberto, posizionandosi così al quinto posto in classifica e distando solo quattro punti dai posti per la Champions League.
Il sogno europeo è ancora vivo, con 27 punti guadagnati dopo l’ultima partita casalinga del 2025. Si tratta dell’inizio di stagione migliore per l’Espanyol negli ultimi 15 anni. In una giornata di sofferenza, che caratterizza la squadra, l’Espanyol ha riscattato la recente eliminazione in Coppa vincendo una partita molto combattuta, in cui entrambi i team hanno concluso con dieci uomini a causa delle espulsioni di Unai e Dolan.
La vittoria è stata festeggiata in grande stile con un forte legame tra i giocatori e il pubblico al termine del match. Questo è il terzo successo consecutivo in Ligam e i pericos si trovano quindi al quinto posto. È un risultato di grande valore, che aiuta a dimenticare la sconfitta in Coppa.
Dall’altro lato, il Rayo non è riuscito a sfruttare l’opportunità per avvicinarsi alla zona europea e resta in una posizione incerta. Manolo González ha ripresentato la sua formazione titolare, dopo aver fatto delle modifiche in Coppa, con solo un cambio rispetto alla squadra scesa in campo a Balaídos: Edu Expósito ha sostituito Terrats. L’Espanyol ha mostrato fin dall’inizio una grande carica, facendo capire ai tifosi che non si sarebbe rivista la cattiva attitudine vista in Coppa. Al terzo minuto, Dolan ha creato il primo brivido con un bellissimo cross di Pere Milla. I pericos si sono mostrati molto reattivi in avvio e Calero ha avuto una grande occasione al settimo minuto. Su un calcio piazzato, la specialità della casa, Edu Expósito ha messo un ottimo pallone per Calero, che ha colpito la traversa con un colpo di testa.
L’Espanyol iniziò la partita in modo autoritario, mentre il Rayo sembrava un po’ assente. La squadra catalana proponeva un gioco frizzante e verticale, ma dopo i primi 15 minuti il Rayo cominciò a riprendersi e il confronto si fece più equilibrato. Alla prima vera occasione, al 18°, un intervento provvidenziale di Dmitrovic evitò un gol da parte di Unai López, che non sfruttò un errore di Urko. La squadra di casa mostrava maggiore incisività, ma il Rayo, specialmente sulla fascia di Ratiu, dava segnali di pericolosità, pronto a colpire alla prima occasione utile. Quando sembrava che il primo tempo si chiudesse sullo 0-0, un episodio girò le sorti a favore dell’Espanyol. Dolan penetrò in area e cadde a causa di Chavarría; l’arbitro assegnò un rigore, confermato dal VAR, e Roberto lo realizzò con maestria, portando il punteggio sull’1-0. Prima dell’intervallo, Dolan sfiorò di nuovo il colpo grosso, ma l’arbitro gli mostrò solo un cartellino giallo, non punendo severamente Mendy nella sua scorribanda. Nella ripresa, l’Espanyol mantenne il predominio, cercando il raddoppio. Al 48°, un colpo di testa di Cabrera su un corner di Expósito non riuscì a trovare la rete per merito del portiere Batalla. Il ritmo dell’Espanyol rimase alto, mentre il Rayo faticava a trovare il suo migliore gioco. Manolo fece alcuni cambi, inserendo Pickel al posto di Lozano, già ammonito. L’Espanyol continuò a premere, sfruttando al meglio la pressione sulla risalita del Rayo.
Nel 64’, Edu Expósito recuperò il pallone ma subì un fallo evidente da parte di Unai López, che ricevette il secondo cartellino giallo e successivamente il rosso, abbandonando il campo e lasciando il Rayo in dieci uomini con ancora trenta minuti da giocare. La situazione sembrava favorevole all’Espanyol, che cercava il gol del definitivo 2-0, costringendo il Rayo a difendersi. La tensione aumentò e l’arbitro interruppe la partita per alcuni minuti per esaminare un possibile fallo di mano di Mendy in area; la verifica si concluse senza alcuna decisione, ma contribuì a rendere l’atmosfera del match ancora più intensa, punteggiata da numerosi falli. La squadra di Manolo continuava a premere, attaccando con veemenza, con Dolan che si dimostrava particolarmente attivo e creando due opportunità consecutive al 72’. Nonostante l’uomo in più, l’Espanyol non riusciva a chiudere la partita, e il pubblico cominciava a sentirne il peso. Gli infortuni si susseguivano, con Kike e Terrats entrati in campo. Al primo tocco del veterano attaccante, arrivò un gol che però venne annullato per fuorigioco (81’). La tensione cresceva, poiché l’Espanyol non riusciva a segnare il terzo gol e il Rayo, pur non riuscendo a costruire occasioni, rimaneva pericoloso in contropiede. Con il finale ancora aperto, la suspence aumentò quando Dolan ricevette il secondo giallo per un contatto con Chavarría; un cartellino molto severo che lo portò a lasciare il campo anzitempo (87’). Le forze erano quindi equilibrate, dieci contro dieci, rendendo tutto incerto in un finale da cardiopalma. L’Espanyol regalò una nuova opportunità a un Rayo che non aveva messo in difficoltà l’avversario nella seconda frazione. Tanta tensione fino all’ultimo, mentre il Rayo lottava con rabbia, ma l’Espanyol resistette e conquistò tre punti preziosi per continuare a sognare nella parte alta della classifica, come miglior modo per dimenticare la delusione della Coppa.

