José Luis Gayà continua a scrivere la sua leggenda con il Valencia. Questo domenica, il capitano blanquinegro ha raggiunto il traguardo di 324 presenze in Liga contro il Sevilla, superando così Manolo Mestre e assicurandosi il quarto posto nella classifica storica dei giocatori con più partite disputate nel club.
Questo è solo un ulteriore riconoscimento per un calciatore che incarna profondamente l’animo valencianista. Cresciuto nell’Academia VCF fin dall’età di 11 anni, il terzino di Pedreguer (Alicante) ha attraversato vari stadi fino a diventare uno dei protagonisti più influenti nella storia della squadra.
Gayà ha esordito con la prima squadra il 30 ottobre 2012 in una partita di Coppa del Re contro la UE Llagostera, ma il suo primo incontro in Liga è avvenuto più tardi, il 27 aprile 2014, contro l’Atlético di Madrid al Mestalla.
Da quel momento, la sua carriera ha visto una crescita continua, rendendolo uno dei capitani che ha guidato la squadra per più tempo. Infatti, egli è anche il secondo più giovane giocatore del Valencia a raggiungere le 350 partite ufficiali, avendo solo 28 anni e 289 giorni, preceduto soltanto dal leggendario Fernando Gómez Colomer. Nella lista storica, Gayà si trova ora dietro a Fernando Gómez (420), Ricardo Arias (377) e David Albelda (351), tre figure emblematiche del valencianismo che si trovano ora a poca distanza dall’attuale capitano. Inoltre, Gayà ha superato Mestre (Oliva, 1935), che ha indossato la maglia del Valencia per quattordici anni, dal 1954 al 1969, ha ricoperto il ruolo di capitano ed è stato internazionale in due occasioni; dopo la sua carriera da giocatore, ha anche allenato la squadra. Il suo palmarès comprende due Coppe delle Fiere (1962 e 1963) e la Coppa del Generalissimo nel 1967.

