La Real Sociedad fatica a trovare un metodo efficace e accessibile per competere e avvicinarsi alle vittorie in modo costante. La sconfitta a Vitoria rappresenta non solo un colpo duro per l’esito del match e il modo in cui è avvenuto, ma anche un chiaro segnale che questa strada non è quella giusta e servirebbe qualcosa di più diretto.
Non si può basare il proprio cammino su rimonte eroiche e su punti guadagnati negli ultimi istanti. La squadra di Imanol era in grado di iniziare forte nei primi minuti per poi gestire il resto della partita. Al contrario, la Real di Sergio non solo non riesce a essere competitiva, ma, come dimostrato a Mendizorrotza, è la formazione con le prestazioni più deludenti in Liga nei primi 45 minuti.
Se si considerassero solo le prime metà delle partite, avrebbe a malapena dieci punti, avendo segnato solo cinque reti e subite ben 13, andando avanti al riposo solo in una occasione (contro il Sevilla) e stando sotto in sette situazioni.
Anche il fatto di essere settima nella seconda parte delle partite (con 24 punti) non basta a bilanciare la situazione.
Segnare per primi
I txuri urdin hanno finalmente superato a El Sadar il complesso di non riuscire a rimontare, grazie a un’ottima prestazione che, sebbene efficace, non garantisce che possa diventare una consuetudine ogni settimana, visto che gli avversari si sentono sempre più a loro agio quando sono in vantaggio. È importante saper recuperare, ma dovrebbe essere considerato un’opzione occasionale, non una strategia fissa. L’Alavés si è sentito a proprio agio con il punteggio di 1-0, nonostante i tentativi della Real di attaccare. La squadra di Sergio, pur registrando un miglioramento nel gioco e nella competitività nelle ultime settimane, ha continuato a dipendere da punti guadagnati all’ultimo minuto, una pratica insostenibile. I risultati a Vigo, nel derby, a Elche e quasi contro il Villarreal, così come il pareggio contro l’Espanyol dopo essere stati sotto di due gol, dimostrano questa situazione.
I dati preoccupano, poiché i txuri urdin hanno soltanto guidato in classifica per brevi periodi durante le 15 giornate di campionato già giocate, accumulando 185 minuti, incluso il tempo di recupero. Questo è allarmante, poiché tranne nel caso della sfida contro il Barça—dove la Real è stata in vantaggio in alcune fasi del match—ha conquistato i tre punti in tutte le partite in cui è stata in testa (come contro il Mallorca, l’Athletic, il Sevilla e l’Osasuna). Tuttavia, il numero di occasioni in cui è accaduto è assai limitato. La situazione si aggrava ulteriormente: la squadra ha iniziato con svantaggio in 11 delle 15 partite, costringendo Sergio a modificare strategie e schemi di gioco. Sono stati ben 489 i minuti trascorsi in svantaggio, pari a oltre un terzo dell’intera durata delle gare; solo contro il Mallorca, il Sevilla e l’Athletic il punteggio non è stato sfavorevole. Una situazione gravissima, che spiega i 16 punti accumulati su 45 disponibili, posizionando i realisti a 11 punti di distanza dall’Espanyol, nonostante il fatto che la Real stesse mostrando segnali di miglioramento.
Nessuna vittoria in scioltezza
Non si sono verificate vittorie agevoli. Anche nelle partite casalinghe contro Mallorca e Sevilla, la squadra ha dovuto affrontare momenti di tensione a causa di un punteggio risicato e di un alto rischio di errori. Le ragioni di queste difficoltà sono molteplici, da un pizzico di sfortuna alle occasioni sprecate in fase offensiva, ma commettere gravi errori da gol praticamente in ogni incontro ha un peso considerevole, anche in partite dove la difesa ha mostrato solidità. Questi fattori stanno avendo un impatto notevole sul rendimento della squadra.
La Real Sociedad e il giocatore Sergio devono allentare la pressione e smettere di sentirsi costretti a rimontare nel punteggio. È fondamentale mantenere lo spirito alto fino alla fine della partita, prestando particolare attenzione alla gestione per prevenire errori. La squadra ha bisogno di una strategia chiara e, soprattutto, di un’iniezione di positività rappresentata da un gol realizzato nei primi minuti, così da avere il vantaggio. Questo è ancora più importante considerando che sono assenti i due capitani e un altro giocatore, previsto come fondamentale, non è disponibile. Inoltre, ci sono performance individuali che lasciano a desiderare, con alcuni giocatori chiave che hanno mostrato rendimenti altalenanti. Tra questi ci sono Kubo, Brais, Aramburu e Remiro, ognuno con le proprie problematiche.
Venerdì si presenterà un incontro decisivo per evitare che la situazione si complichi ulteriormente. Affronteranno un avversario incline a gravi errori e attualmente in zone di retrocessione, come il Girona. Sarà l’occasione giusta per portarsi in vantaggio e gestire il gioco partendo da quel primo gol. Questo potrebbe essere un passo importante per costruire il futuro.

