Martedì prossimo, il Comitato Tecnico degli Arbitri è atteso per la pubblicazione del suo video “Tempo di revisione”, nel quale verranno analizzate alcune azioni di gioco ritenute meritevoli di approfondimento. Tra queste, si rivedrà un’azione del Barcellona durante l’incontro di sabato scorso contro il Betis.
In particolare, l’attenzione si concentrerà su un episodio avvenuto al minuto 54, relativo al penalty assegnato a seguito di un tiro di Rashford che colpisce Bartra. È in questa fase che l’arbitro di campo, Hernández Maeso, riceve un avviso dalla sala VOR dal collega Javier Iglesias Villanueva, che suggerisce: “Fran, ti consiglio di rivedere la situazione per valutare un possibile rigore per mano”.
Successivamente, lo illustra meglio: “Nella ripresa vedrai il tiro in porta e come Bartra, fin dall’inizio, abbia il braccio sollevato, colpendo prima la gamba e poi il braccio, occupando così uno spazio”. Hernández Maeso, non esitante alla visione della situazione, commenta: “Ascolta, si tratta di un tiro.
Qui abbiamo una situazione punibile, dato che Bartra si sta tuffando con il braccio in alto fin dall’inizio, quindi occupa uno spazio immediatamente. Pertanto, anche se il pallone rimbalza prima sulla gamba, è comunque punito e si tratta di rigore, corretto? Rigore senza ammonizione”. Come già spiegato in MD e analizzato nel video del CTA, Marc Bartra presenta già il braccio in una posizione anomala. Anche se il pallone colpisce prima la gamba, la posizione del braccio esteso elimina ogni possibilità di “involontarietà” da parte del calciatore del Betis. La circolare chiarisce senza possibilità di fraintendimenti riguardo alla mano in posizione antinaturale: “Un giocatore che occupa con il suo braccio/mano uno spazio maggiore, accettando di fatto un rischio, e in conseguenza interrompe il passaggio di un avversario, un tiro in porta, ecc. Queste situazioni includono casi in cui: mano o braccio sono chiaramente staccati e lontani dal corpo”.

