Il progetto ambizioso del Atlético de Madrid per la Città dello Sport non è a rischio. Questa convinzione è condivisa da tutte le parti coinvolte, nonostante la recente sentenza dei giudici.
Anche se il Tribunale Superiore di Giustizia di Madrid ha annullato il Piano Speciale, il Comune di Madrid ha affermato che i lavori per la Città dello Sport continueranno e che le licenze per le costruzioni verranno comunque rilasciate, mentre si fa ricorso presso il Tribunale Supremo.
Il progetto prevede la realizzazione di un grande complesso sportivo, ricreativo e naturalistico attorno allo stadio Metropolitano, nel quartiere di San Blas-Canillejas, occupando un’area di circa 265.000 metri quadrati. Il Piano Speciale era stato approvato durante la seduta del Pleno di Cibeles del 29 ottobre 2024 e riguarda tre lotti nel territorio.
Il delegato all’Urbanistica, Borja Carabante, ha spiegato che l’annullamento del Piano Speciale incide solo su una questione estetica relativa alle dimensioni delle facciate e non sullo sviluppo del complesso previsto. “Non impatta minimamente sulla Città dello Sport, non la ferma e non ha alcuna conseguenza”, ha dichiarato il rappresentante del comune, aggiungendo che nelle aree interessate si tratta solamente di una questione prettamente estetica.
“Il processo continua come previsto, con incontri con il Atlético de Madrid e già in fase di rilascio delle licenze. Anche ieri abbiamo avuto un incontro su uno dei progetti”, ha precisato.
Riguardo al Centro Acquatico, è stato sottolineato che la normativa consente un utilizzo del 25% legato all’attività principale, e la sentenza apporta modifiche solo all’orario di questa attività secondaria, senza alterare quello dell’attività principale, assicurando così la fattibilità del progetto. “L’intento che avevamo nel Piano Speciale era di garantire che l’orario dell’uso secondario fosse diverso da quello dell’uso principale”, ha precisato.
In conclusione, ha aggiunto che “l’unica variazione apportata dal Piano Speciale non concerne il tipo di uso, ma solo l’orario per una specifica attività, che è quanto stabilisce la sentenza e che viene quindi annullato. Non si modifica l’uso del Centro Acquatico, ma solamente quello dell’attività secondaria, mantenendo invariato l’orario dell’uso principale”, ha chiarito.
DECRETO DEL TSJM
Il Tribunale Superiore di Giustizia di Madrid (TSJM) ha accolto un ricorso contro il Piano Speciale per il miglioramento delle Reti Pubbliche nell’area del “Parco Olimpico-Settore Ovest”, annullando la disposizione generale approvata dal Comune di Madrid nell’ottobre 2024 e imponendo alle parti convenute il pagamento delle spese legali.
Il ricorso, presentato da un privato e con il Club Atlético de Madrid S.A.D. come coimputato, ha denunciato una mancanza di motivazione, la violazione del principio di interesse generale, il non rispetto della gerarchia normativa, l’omissione di valutazione ambientale e strategica, oltre a una deviazione di potere. Alla base di questa segnalazione c’era l’affermazione secondo cui il Piano Speciale avrebbe consentito l’inserimento di usi terziari (come ospitalità, uffici, tempo libero e attività commerciali) in un’area destinata a servizi, compromettendo così l’integrazione funzionale con l’uso principale e avviando una sfruttamento a fini di lucro, che il ricorrente considerava una modifica sostanziale non giustificata.
La decisione ha stabilito che il piano speciale comporta una modifica significativa degli usi del terreno, consentendo usi terziari indipendenti, i quali necessiterebbero di una revisione del piano generale. Non è stata fornita alcuna giustificazione per la necessità pubblica o il vantaggio collettivo. Il tribunale ha inoltre ritenuto che la modifica avrebbe dovuto essere soggetta a una valutazione ambientale strategica; pur non accogliendo l’argomento di abuso di potere, ha annullato il Piano Speciale. Tale decisione è stata già impugnata dal Comune di Madrid.

