L’Athletic Bilbao ha pareggiato contro il PSG, accogliendo i propri giocatori con applausi al termine della partita. I campioni in carica della Champions League non sono riusciti a superare una squadra di Bilbao che ha lottato con determinazione per tutta la gara.
Le parate di Unai Simón sono state fondamentali per mantenere inviolata la porta dei baschi, specialmente nei frangenti di maggiore pressione da parte degli avversari francesi. Luis Enrique era consapevole delle difficoltà del suo team nel disputare i quarti di finale.
Fin dall’inizio, i giocatori del PSG hanno cercato di imporre il loro ritmo, ma si sono imbattuti in un avversario tenace e ben organizzato. Fabián, Mayulu e Barcola hanno avuto alcune occasioni per portare in vantaggio la squadra, ma si sono scontrati con il portiere dell’Athletic.
Dall’altra parte, Safonov, il portiere dei francesi, ha avuto un lavoro limitato, visto che i padroni di casa hanno faticato a concretizzare le loro azioni. La difesa parigina ha avuto un’ottima prestazione, e l’unico tentativo degno di nota è stato un buon tiro di Berenguer. Questo pareggio non consente all’Athletic di entrare tra le prime 24 squadre e mantiene il PSG in terza posizione, dietro a Arsenal e Bayern. Valverde ha deciso di scommettere tutto sulla Champions, cambiando strategia rispetto alle precedenti partite. Ha lasciato da parte le rotazioni, schierando il gruppo che aveva recentemente battuto l’Atlético Madrid. Le modifiche nella formazione sono state necessitate dalle circostanze, con Yuri che ha giocato come difensore centrale al posto dell’infortunato Laporte e Adama che ha preso il posto del squalificato Paredes, mentre Vivian è stato spostato a destra e Yuri ha ricoperto il ruolo di terzino sinistro. Dall’altro canto, Luis Enrique ha schierato una formazione simile a quella attesa, posizionando Pacho come centrale e lasciando Nuno Mendes sulla fascia sinistra del suo centrocampo.
Nella zona offensiva, Mayulu ha finalmente preso il posto di centravanti, conteso anche da Gonçalo Ramos. Il tecnico asturiano aveva già segnalato il giorno precedente che l’incontro con l’Athletic non sarebbe stato affrontato con leggerezza, e le sue parole si sono rivelate corrette. Il PSG ha preso il controllo del gioco, avviando lunghe fasi di possesso con l’obiettivo di contenere l’iniziale vigore dei leoni. Fabián è stato il primo a tentare di tirare in porta, dopo un quarto d’ora di gioco. Gradualmente, i bilbaini hanno trovato ritmo e iniziato a mettere in difficoltà il portiere Safonov con opportunità da parte di Sancet, Jauregizar e Berenguer; solo quest’ultimo è riuscito a costringere l’estremo difensore avversario a intervenire. Anche i francesi, costretti a ripiegare, sono rientrati negli spogliatoi con nuove chance per Fabián e Mayulu. Unai Simón, con una prontezza eccezionale, ha negato quello che sembrava un gol certo al minuto 45, parando un colpo ravvicinato di Mayulu. Il secondo tempo è iniziato con Zabarnyi che ha preso il posto del capitano Marquinhos nel cuore della difesa francese. Il PSG ha accelerato subito dopo il fischio d’inizio. Come già accaduto prima dell’intervallo, Unai Simón è intervenuto in modo decisivo per evitare un gol che sembrava scontato, con una serie di parate su tiri di Mayulu e del terzino Zaïre-Emery, permettendo all’Athletic di mantenere la rete inviolata. Kvaratskhelia e Bartola, quest’ultimo con una bella azione culminata in un tiro che ha colpito la traversa, hanno anch’essi cercato di segnare. I leoni hanno resistito alla pressione e gradualmente hanno preso l’iniziativa per cercare di colpire, anche con l’ingresso di Doué. Valverde ha messo in atto delle sostituzioni per vivacizzare il suo gruppo.
Unai Gómez abrió el marcador; posteriormente, Gorosabel, Rego y el joven Hierro aportaron energía a un conjunto rojiblanco que, en medio de una dirección arbitral confusa, encontró una oportunidad a través de un avance de Berenguer. Unai Simón realizó su última intervención destacada con una magnífica parada ante un disparo de Fabián a escasos instantes del cierre del encuentro.

