Corberán ha dichiarato: “Lasciamo con grande orgoglio per i miei giocatori, ma sono davvero deluso per il risultato.”

Carlos Corberán, allenatore del Valencia, ha commentato la sconfitta della sua squadra contro l’Atlético di Madrid.

COME SI SENTE
“Provocando grande orgoglio per i miei giocatori, sono molto deluso per il risultato finale. Questo è il mio stato d’animo”.

COS’È CAMBIATO
“Ogni incontro è unico e diverso, in alcuni riusciamo a mettere in pratica le nostre idee, in altri siamo limitati dal rivale. A volte si riesce a esprimere il proprio gioco, mentre in altre occasioni no. Di conseguenza, ci sono partite che vanno bene e altre che non riescono.

C’è sempre da imparare, il gruppo ha mostrato più competitività, prendendo iniziativa e dimostrando voglia. Tuttavia, dobbiamo affrontare un’altra volta l’assenza di punti”.

IMPEGNO
“Dobbiamo dare il massimo in ogni partita; il nostro simbolo non consente nulla di meno.

Sono estremamente orgoglioso di come abbiamo lottato in questa occasione”.

ERAVAMO VICINI
“Per me, nella prima frazione di gioco, non meritavamo di trovarci in svantaggio. Già dopo venti secondi abbiamo avuto una chiara occasione. Quando abbiamo subito il gol, abbiamo reagito e pareggiato. La posizione di Hugo era vantaggiosa rispetto a quella del giocatore dell’Atlético, quindi il gol è stato annullato. Poi abbiamo pareggiato e ci siamo dovuti adattare alle difficoltà. È stato deludente, abbiamo sentito di meritare di più”.

IL ARBITRAGGIO
“È complicato accettare che non sia stata fischiata la mano di Barrios, soprattutto dopo l’episodio che ci ha penalizzato a Cartagena. Tuttavia, l’arbitro e il VAR hanno deciso diversamente. Credo fermamente nell’imparzialità degli arbitri. L’arbitro ha dimostrato grande personalità”.

EVOLUZIONE DIFENSIVA
“Ho notato un miglioramento nella nostra fase difensiva rispetto alle prime cinque partite. La strategia dipende dalle nostre possibilità e dalle caratteristiche avversarie”.

Dobbiamo solo accettare la situazione; esistono scelte e l’errore umano fa parte del contesto, non solo le squadre, ma anche io e l’arbitro. Il VAR è presente per fornire supporto e l’unica opzione è riconoscere che tutto ciò che è stato segnalato è giusto, poiché è l’unico modo per andare avanti.

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