Recentemente, Marcelo condivideva nel podcast di Iker Casillas le difficoltà che il Real Madrid ha affrontato contro il Barcellona di Guardiola e Luis Enrique. Per i tifosi del Madrid quello fu un periodo difficile, e con il passare del tempo, stanno emergendo racconti su come i membri della squadra vivevano quegli anni.
È quindi interessante ricordare un’intervista in cui Ángel Di María ha parlato apertamente delle tensioni tra il Madrid di Mourinho e il Barcellona di Guardiola; una rivalità che ha catturato l’attenzione del calcio mondiale, toccando sia i club che la nazionale spagnola, all’epoca regina nei tornei internazionali.
Di María, in una conversazione con Juan Pablo Varsky, diceva: “In nazionale sembrava che fossero tutti amici e giocassero senza problemi, ma quando si affrontavano, si davano calci. Questo era uno degli insegnamenti di Mourinho per i giocatori del Madrid; l’unico modo per battere il Barcellona era colpirli, aggredirli e correre più di loro.
Era evidente, dobbiamo essere sinceri, ci hanno letteralmente schiacciato, come nel famoso 5-0. Non ricordo un solo incontro in cui riuscissi a vedere la palla. Cercavamo di pressarli e la palla non c’era mai”. Dopo quella partita, come spiega Di María, la strategia cambiò: “Dopo quell’incontro abbiamo capito che dovevamo affrontarli in modo diverso per cercare la vittoria. Questo portò a situazioni in cui ci si affrontava duramente in campo. A volte temevamo per la salute di Messi. La finale di Mestalla fu una vera battaglia”.
Le dichiarazioni dell’ex calciatore del Real Madrid aiutano a chiarire l’intensa aggressività mostrata da giocatori come Ramos, Pepe e Arbeloa, sia nella finale di Coppa del Re a Mestalla, che il Madrid si aggiudicò, sia nei tre scontri successivi avvenuti in un arco di appena 20 giorni.

