Il leggendario Spotify Camp Nou si conferma ancora una volta come una roccaforte. Una vittoria fondamentale per il leader della Liga, il Barcellona, contro l’Osasuna, in un match che ha richiesto grande impegno e determinazione. È stato difficile per i blaugrana riuscire a penetrare la solida difesa avversaria, che si era presentata per evitare che il Barcellona segnasse.
Fino a quando Pedri e Raphinha non sono riusciti a trovare la sintonia giusta. Il Camp Nou, quindi, chiude il 2025 con un altro bottino di tre punti.
Il Barcellona ha lottato con tenacia per rompere il blocco difensivo avversario davanti al loro portiere.
Nonostante avesse il pieno controllo del possesso, gli spazi per attaccare erano rari, e Lamine Yamal è stato costretto a subire un marcamento asfissiante, con più avversari su di lui. Eric, schierato come mediano al posto di De Jong, ha disputato un’altra prestazione straordinaria, mostrando impegno, forza e abilità nel recupero palla.
In attacco, Ferran ha dimostrato di sapersi muovere intelligentemente, trovando anche il gol, ma annullato per fuorigioco.
L’Osasuna aveva un chiaro piano di gioco: una difesa a cinque con una linea di quattro a protezione e Budimir in avanti per sfruttare eventuali ripartenze. Il portiere, nel frattempo, rallentava il gioco con rinvii attenti. Il Barcellona, dal canto suo, ha optato per un attacco statico, cercando di creare opportunità attraverso un gioco di pazienza e cercando di far breccia nella difesa avversaria. Nonostante le difficoltà, i catalani hanno continuato a lavorare per produrre occasioni ghiotte.
Dopo un fallo di rigore evidente su Rashford, né Cordero Vega, apparso sicuro di sé, né il VAR, con Del Cerro Grande in campo, le opportunità di tiro da lontano cominciarono a mancare. Dentro l’area, con Raphinha nella posizione di trequartista, gli spazi erano ristretti, mentre Lamine Yamal e Rashford affrontavano una marcatura con molteplici coperture. Pedri tentò la conclusione, trovando la risposta di Sergio Herrera, e anche Eric ci provò, ma il suo tiro sfiorò il palo. Ferran, che era nuovamente il centravanti titolare, cercò di segnare con due movimenti senza palla: il primo su assist di Balde, il secondo dopo un passaggio di Lamine Yamal, anche questo finito sopra la traversa. Lamine Yamal provò la sua classica conclusione a giro, ma Herrera intervenne. Un gol sembrava imminente, ma fu annullato per un fuorigioco segnalato da Del Cerro, il quale dovette poi spiegare ai capitani l’episodio: durante un corner, Lamine Yamal passò a Raphinha ma in quel frangente non c’era alcun difensore vicino alla linea di fondo. La manovra continuò fino a un cross che Ferran sboccò di testa in rete, ma il VAR notificò il fuorigioco non notato. Così, Del Cerro, noto per le sue scelte contro Leandowski ad Anoeta, mantenne il punteggio invariato, un fatto che potrebbe aver intaccato la fiducia del Barcellona, che non era in situazione di grande difficoltà nonostante i tre tentativi di Budmir. Ogni volta che Osasuna riconquistava il possesso, Víctor Muñoz si spostava sulla fascia destra, assumendo il ruolo di secondo attaccante, creando complicazioni per Gerard Martín nel superare il blocco di Eric.
La squadra ha creato tre opportunità, seppur non molto chiare, tutte intersettate da Joan Garcia. La terza azione è stata particolarmente pericolosa: un passaggio verticale per Budimir ha portato a un grande intervento di Joan con il piede durante la sua uscita. In ogni caso, l’azione è risultata in fuorigioco. Nonostante un’ottima occasione per il Barcellona poco prima dell’intervallo, con tiri consecutivi di Lamine Yamal e Raphinha, e un tentativo di Ferran che non ha avuto successo, Osasuna è tornato per la ripresa senza aver subito gol, costringendo il Barcellona a lottare. Rashford ha provato con una punizione e Osasuna ha risposto con una rapidissima controffensiva, superando Pedri nel controllo e Balde nella corsa, ma ha concluso male quando stava per trovarsi di fronte a Joan, che attendeva. Osasuna ha deciso di lasciare l’iniziativa al Barcellona, sempre più concentrato nel mantenere il punteggio di 0-0 con un gran numero di aiuti difensivi. Questo è evidente dalla sostituzione del loro miglior giocatore in campo, Víctor Muñoz. Il Barcellona ha continuato a passarsi la palla, cercando spazi che però erano assenti. Quando riuscivano a trovarli, si presentava sempre Sergio Herrera. Osasuna ha abbandonato l’idea di tentare di colpire la porta avversaria e ha capitolato quando Pedri e Raphinha hanno trovato la giusta intesa. Poco hanno potuto fare contro una brillante azione di recupero e slalom di Pedri che, dopo aver cercato e trovato Raphinha, ha sferrato un tiro imparabile per Sergio Herrera. Il capitano del Barcellona ha giustamente contribuito al risultato finale del match. Raphinha ha replicato, sigillando il risultato proprio dopo che Osasuna aveva segnato, a seguito di un fallo grave nei confronti di Joan Garcia. Un cross di Lamine Yamal ha colpito un difensore e Raphinha ha segnato. La partita si è chiusa con un finale in cui Pedri ha offerto un altro spettacolo di controllo.

