Nonostante la vittoria del Siviglia per 4-0 contro l’Oviedo, l’atmosfera allo stadio Sánchez Pizjuán è stata tesa. Ci sono diverse questioni scottanti, come la proposta di una chiusura definitiva da parte di Antiviolenza, la imminente vendita a un investitore statunitense e la prossima assemblea degli azionisti che evidenzierà perdite di 54 milioni per il quinto anno consecutivo.
In questo contesto, il gruppo Biris Norte, che recentemente ha festeggiato il cinquantesimo anniversario dalla sua fondazione, ha organizzato diverse manifestazioni. Oltre ai cori diffusi in tutto lo stadio contro il presidente José María del Nido Carrasco, i tifosi si sono scagliati anche contro il segretario del consiglio di amministrazione, Alberto Pérez-Solano, considerato l’uomo di fiducia del presidente e responsabile del settore legale del club.
Quest’ultimo è stato ritratto in una manifestazione di estrema destra il 20 novembre, in onore di José Antonio Primo de Rivera, e la sua immagine è stata affissa su manifesti all’interno dello stadio con la scritta “Fuori i fascisti dal Siviglia”.
Addirittura, un grande striscione è comparso tra i biris chiedendone le dimissioni. “Pérez Solano ¡Presente! Vattene!”, un gioco di parole ripreso dal tradizionale saluto della Falange dedicato a Primo de Rivera, accompagnato dal coro “Solano, fascista, sei nella nostra lista”. Non molto tempo fa, i Biris Norte avevano già diffuso un comunicato per sollecitare l’allontanamento immediato di questa figura, già in passato accusata di avere simpatie per il Betis, dalla struttura del club.

