Iñaki Williams potenzia l’offensiva dell’Athletic

Iñaki Williams ha rappresentato l’unica nota positiva di ieri a Balaídos. Dopo quasi due mesi di inattività causati da un infortunio muscolare grave occorso il 22 ottobre durante la partita di Champions contro il Qarabag, il capitano ha fatto il suo ritorno in campo.

Sono passati 53 giorni dal suo ultimo match. Sebbene abbia avvertito la mancanza di ritmo, Valverde ora può contare su un giocatore in più in attacco, a pochi giorni dalla conclusione dell’anno competitivo, con due incontri in programma: giovedì contro l’Ourense nella prima fase di Coppa e lunedì 22 dicembre contro l’Espanyol, una delle sorprese della Liga, a San Mamés.

L’allenatore aveva già annunciato sabato a Lezama che Williams avrebbe avuto minuti in campo contro il Celta, sia come titolare che come subentrante. Alla fine, è stata quest’ultima opzione. Il capitano è subentrato nella ripresa, sostituendo Alex Berenguer in un cambio doppio che ha visto anche Selton Sánchez entrare per Oihan Sancet.

Il tecnico gasteiztarra cercava maggiore incisività in attacco e, come dichiarato in conferenza stampa alla fine del match, “maggiore verticalità”, ma è stato il Celta a brillare, segnando due reti in soli sette minuti. Williot ha aperto le marcature con il 1-0 poco prima di un’altra brutta notizia per i leoni: Yuri è dovuto uscire per infortunio muscolare, con Adama che ha preso il suo posto. Il-Abdellaoui ha raddoppiato con un preciso colpo sotto misura all’uscita di Unai Simón e poco dopo l’Athletic ha avuto una ghiotta opportunità per accorciare le distanze, in un’azione che ha visto protagonista il numero ‘9’. Carreira, entrato al posto di Hugo Sotelo, ha commesso fallo in area, e l’arbitro Hernández Hernández ha decretato il rigore dopo aver visionato l’azione al monitor, grazie all’intervento del VAR.

Iñaki passò il pallone a suo fratello, spiegando che il gesto era frutto di fiducia, ma l’azione non andò a buon fine. Il tiro effettuato dal navarro fu debole e centrato, senza alcuna difficoltà per Radu. Il numero ‘9’ ammise che “non era stato il miglior rigore”. Era un’occasione per rientrare in partita, con ancora trenta minuti da giocare per tentare di ottenere almeno un pareggio, un risultato che avrebbe avuto un sapore positivo considerando l’avvio del secondo tempo. Il primo capitano, tuttavia, ricevette un’ammonizione per fermare una ripartenza di Williot, solo un minuto dopo l’errore dal dischetto del fratello. Txingurri decise di cambiare le carte in tavola, sostituendo Nico con Nico Serrano, e successivamente fece un’altra mossa audace, inserendo Izeta al posto di Gorka Guruzeta. Fu un cambio diretto: un attaccante per un attaccante. Appena entrato, Izeta colpì il palo con un tiro, a otto minuti dalla fine del match. L’Athletic avrebbe meritato il gol, ma era evidente che la giornata non fosse propizia. Tutto si stava complicando nel secondo tempo e si tornava indietro rispetto alle prestazioni positive contro squadre di alto livello come l’Atlético e il PSG, con quest’ultimo che era il campione in carica di Europa. L’unica buona notizia fu il rientro del maggiore dei Williams, che contribuì a completare il puzzle dell’attacco.

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