Ramón Rodríguez Verdejo, conosciuto come ‘Monchi’, ex direttore sportivo del Sevilla, ha risposto a delle critiche che lo addossano responsabilità riguardo alla situazione attuale del club, in particolare per i contratti di alcuni giocatori come Marcao, Nianzou e Januzaj. Dopo aver concluso la sua esperienza con il Sevilla nell’estate del 2023, a seguito della vittoria del settimo trofeo di Europa League sotto la guida di José Luis Mendilibar, Monchi ha ricordato le conquiste del club prima di trasferirsi all’Aston Villa.
Durante un’intervista radiofonica con Radio Sevilla, ha espresso il proprio disappunto riguardo a certe affermazioni circolate dopo il suo allontanamento. “Nella stagione 2021-22, il Sevilla ha chiuso al quarto posto in Liga, qualificandosi per la Champions, e nella stagione 2022-23 ha vinto un titolo europeo.
In sostanza, il mio ultimo incontro con il Sevilla è stata la finale di Europa League contro la Roma. Dopo la mia partenza, la squadra gioca la finale della Supercoppa europea e l’incontro successivo in Europa è in Champions League. Dovrei chiedere scusa? Quando arrivo alla Roma e all’Aston Villa, non mi soffermo sui giocatori lasciati da altri.
Inizio a lavorare senza criticare nessuno. Sono responsabile per ciò che mi compete. Di cosa sono responsabile? Ritengo di avere una responsabilità nei confronti del mio staff, per il quarto posto e per la vittoria di un titolo. Dovrei chiedere scusa? Ho sempre fatto ciò che era giusto per il mio club”, ha sottolineato Monchi. “All’Aston Villa, arrivo, mi metto al lavoro e cerco soluzioni. Iniziamo a giocare e ci qualifichiamo per la Champions. Non ho sentito affermazioni pubbliche che attribuiscano a Monchi la responsabilità. E a questo punto, chi è accusato? Nella stagione 2021-22, la squadra finisce quarta, nella 2022-23 diventa campione di Europa League. Sono tornato, ma ho trovato gli stessi problemi di quando sono arrivato dalla Roma.”
Monchi ha compartido su perspectiva sobre la situación actual del Sevilla, enfatizando que no se puede culpar a figuras como Óscar Arias o Caparrós por los problemas del equipo. Sobre la posibilidad de que un inversor extranjero entre en el club, Monchi se mostró cauteloso pero optimista, citando sus experiencias en Roma y Aston Villa como ejemplos positivos. Afirmó que todo dependerá de la seriedad y la capacidad del fondo inversor que se presente. En su opinión, ha habido diversas situaciones en los clubes españoles, pero en sus propias vivencias, tanto en Roma como en Aston Villa, siempre ha trabajado con personas comprometidas y exitosas. En el caso del Aston Villa, destacó cómo el club ha avanzado desde su era en la Segunda División. Monchi concluyó que aunque no sabe quién será el posible comprador ni tiene toda la información, las experiencias que ha tenido han sido favorables y no teme que se produzcan cambios drásticos como la venta del club o modificaciones en el escudo.

