In questo fine settimana, si sono verificate due situazioni di VAR nella Liga. La prima è avvenuta allo stadio Sánchez Pizjuán, dopo appena 13 minuti in un match tra il Sevilla e l’Oviedo, con il punteggio iniziale di 1-0 a favore della squadra andalusa.
Alla fine, il Sevilla ha trionfato con un netto 4-0. Durante una punizione, il pallone colpisce il braccio di Mendy, difensore del Sevilla. A questo punto, l’arbitro Díaz de Mera riceve un suggerimento dalla sala VOR, dove è presente Raúl Martín Pérez, un officiale del VAR abitualmente impegnato in Segunda, ma che ha già arbitrato anche in Primera: “Isidro, ti consiglio di controllare l’azione per un possibile calcio di rigore.
Fammi sapere quando sei davanti allo schermo”. Questo avviso arriva dopo alcuni minuti di revisione dall’interno della sala VOR. Una volta davanti al monitor, Díaz de Mera comunica: “Raúl, sono qui davanti allo schermo e vedo la mano in posizione estesa”.
Raúl risponde: “Nota che c’è un contatto tra il pallone e la mano, e il giocatore del Sevilla fa un movimento aggiuntivo”. A questo punto, Díaz de Mera chiede di rivedere l’immagine prima dell’impatto: “Fammi avere un’immagine un po’ più indietro, voglio capire perché il giocatore del Sevilla cade”. Dopo aver ricevuto il replay, l’arbitro cambia idea: “Guarda Raúl. Secondo me, l’attaccante del Sevilla si è infilato e, quando cade, il difensore provoca accidentalmente un colpo al suo braccio. Vedo anche che si appoggia con le mani. Riprendo il gioco con una punizione a favore dell’attaccante, va bene Raúl?”. Alla fine, l’arbitro decide di considerare l’interferenza di Dendoncker, che ha causato l’episodio alterando in modo fortuito la traiettoria del pallone.

