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È arrivato il momento di affrontare la realtà: il 2026 per la Formula 1 si presenta come un vero e proprio terremoto, con cambiamenti che fanno tremare i polsi più dei pit-stop in un finale di gara. Mentre alcuni si crogiolano nel pensiero di un nuovo GP a Madrid, altri devono dire addio all’Emilia Romagna, un po’ come un amante che ti lascia per un altro.
Ma, d’altronde, chi se ne frega? Se non è un dramma, non è nemmeno Formula 1.
Rivoluzione nel calendario
Il nuovo calendario, approvato dalla FIA, è una bomba: 24 gare, ma solo se si fa spazio per Madrid. Imola ha già suonato il suo canto del cigno, con l’ultimo GP tenuto a maggio.
Che dire? Una mossa che sa di disperazione, un po’ come chi cerca di mantenere una relazione tossica per paura della solitudine. La FIA ha deciso di mantenere il numero di gare a 24, e quindi via il GP dell’Emilia Romagna; una scelta che non lascerà indifferenti i nostalgici.
Il caos di Monaco e le nuove date
Monaco, quella perla luccicante, si sposta da fine maggio a inizio giugno. Finalmente non si scontrerà più con l’Indianapolis 500. Meno male, perché immaginatevi il dramma: le due gare che si pestano i piedi come due ex che si ritrovano a una festa. E non finisce qui: il GP canadese cambia data, tutto per facilitare il trasporto dei materiali dal GP di Miami. È come se le squadre di Formula 1 fossero dei traslocatori che cercano di risparmiare su ogni trasferta. Ridicolo, non creda?
Regole e tecnologie rinnovate
Il 2026 non è solo una questione di date. Si parla di un nuovo set di regole, con motori ibridi che funzionano al 50% con batterie e al 50% con carburante sostenibile. È una presa di coscienza o solo una mossa per fare bella figura? Chi lo sa. Certo è che l’arrivo di Cadillac come undicesima squadra e il rebranding del team Sauber in Audi strizzano l’occhio a un futuro che potrebbe essere interessante, ma anche spaventoso. Ford si unisce a Red Bull come produttore di motori, e la competizione si fa sempre più agguerrita. È un gioco di potere, dove i più forti sopravvivono e i deboli vengono schiacciati. Che bellezza!
La lista delle gare del 2026
- 8 marzo: Australian Grand Prix, Melbourne
- 15 marzo: Chinese Grand Prix, Shanghai
- 29 marzo: Japanese Grand Prix, Suzuka
- 12 aprile: Bahrain Grand Prix, Sakhir
- 19 aprile: Saudi Arabian Grand Prix, Jeddah
- 3 maggio: Miami Grand Prix, Miami Gardens
- 24 maggio: Canadian Grand Prix, Montreal
- 7 giugno: Monaco Grand Prix, Monaco
- 14 giugno: Spanish Grand Prix, Barcellona
- 28 giugno: Austrian Grand Prix, Spielberg
- 5 luglio: British Grand Prix, Silverstone
- 19 luglio: Belgian Grand Prix, Spa-Francorchamps
- 26 luglio: Hungarian Grand Prix, Budapest
- 23 agosto: Dutch Grand Prix, Zandvoort
- 6 settembre: Italian Grand Prix, Monza
- 13 settembre: Madrid Grand Prix, Madrid
- 27 settembre: Azerbaijan Grand Prix, Baku
- 11 ottobre: Singapore Grand Prix, Singapore
- 25 ottobre: U.S. Grand Prix, Austin
- 1 novembre: Mexico Grand Prix, Città del Messico
- 8 novembre: Brazilian Grand Prix, San Paolo
- 21 novembre: Las Vegas Grand Prix, Las Vegas
- 29 novembre: Qatar Grand Prix, Lusail
- 6 dicembre: Abu Dhabi Grand Prix, Yas Marina
Un futuro incerto
In conclusione, il 2026 si preannuncia come un anno di cambiamenti e sorprese. Ma chi è davvero pronto a scommettere sul futuro? Le regole cambiano, i team si adattano, e noi possiamo solo assistere a questo circo che è diventato la Formula 1. Riusciranno i piloti a mantenere la lucidità in un contesto così frenetico? O ci troveremo di fronte a un altro spettacolo per lo più artificiale, dove il vero divertimento è solo un miraggio? Solo il tempo lo dirà, ma nel frattempo possiamo solo berci una birra e guardare. Cheers!