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Da quasi due anni, i genitori di Coco Gauff non si siedono più insieme nel box durante le partite della figlia. Non si tratta di conflitti familiari, bensì di una superstizione che ha preso piede in casa Gauff. Papà Corey ha sviluppato un rituale particolare, convinto che il suo posto possa influenzare l’esito degli incontri.
Il rituale scaramantico di Corey
La scaramanzia di Corey è arrivata a livelli estremi. Da mesi, il padre di Coco sceglie di seguire i match in luoghi diversi all’interno dello stadio, spesso lontano dalla sua famiglia e dal team. Che si tratti di un posto più lontano o di una posizione completamente diversa, l’importante è non trovarsi nel solito posto.
Durante l’ultimo Roland Garros, la sua strategia ha raggiunto il culmine.
Un episodio memorabile al Roland Garros
In un momento cruciale della carriera di Coco, durante il match point decisivo, Corey ha deciso di allontanarsi. “Avevo bisogno di tranquillità,” racconta Corey, sorridendo. “Mi sono rifugiato nella zona dei trasporti, in macchina, seguendo la partita sul mio iPad, con il volume al minimo. Ho messo un po’ di musica per non sentire i commenti. Quando Coco ha avuto il primo match point, sono corso verso il box, ma purtroppo lo ha perso. Sul secondo, invece, ho scelto di rimanere dove ero, sono rimasto lì fino alla fine.”
Le polemiche nel mondo del tennis
Oltre alla scaramanzia, il mondo del tennis è stato scosso da polemiche. Non molto tempo fa, durante una conferenza stampa, Aryna Sabalenka ha affermato che Iga Swiatek avrebbe vinto contro Coco in finale. Questa affermazione ha scatenato reazioni, con Coco che ha parlato di mancanza di rispetto nei suoi confronti. “È incredibile sentire commenti così infelici, soprattutto da chi ti ha appena battuto,” ha detto la giovane tennista.
Un confronto difficile
Le parole di Sabalenka hanno sollevato interrogativi sulla sportività nel tennis. Perché mancare di rispetto a una collega? Questo episodio porta a riflessioni sul fair play e sull’importanza del rispetto reciproco nel mondo dello sport. Le tensioni tra giocatori sono all’ordine del giorno, ma a volte superano il limite.
Un pensiero finale
Il mondo del tennis, tra superstizioni e polemiche, continua a riservare sorprese. E mentre i genitori di Jannik Sinner preferiscono non essere presenti per non reggere l’ansia, i Gauff sono un esempio di come la passione per lo sport possa intrecciarsi con la spiritualità e le credenze personali. Rimane da chiedersi: fino a che punto una superstizione può influenzare il rendimento di un atleta?