La passione per il tennis non conosce età, e Toshihide Matsui è la prova vivente di questa affermazione. A 47 anni, il tennista giapponese continua a scrivere la sua storia nel circuito mondiale, detenendo il record di tennista più anziano con un ranking ufficiale.
Oggi, nonostante abbia perso i punti in singolare, Matsui occupa ancora il 297° posto nel ranking ATP in doppio e cerca di restare nella storia.
Una sfida a Guam
Questa settimana, Matsui ha deciso di iscriversi al torneo ITF M15 sull’isola di Guam, nel Pacifico.
L’obiettivo? Ottenere almeno un punto in classifica per mantenere vivo il suo record. Ma la sua avventura in singolare si è interrotta bruscamente al primo turno. Un colpo duro che ha rimandato il sogno di superare il record di Ryan Haviland, attualmente il giocatore più anziano con almeno 1 punto ATP a 44 anni.
Il doppio come ancora di salvezza
Nonostante la delusione in singolare, Matsui trova ancora motivazione nel doppio. In coppia con il connazionale Masakatsu Noguchi, ha raggiunto le semifinali, dimostrando che la sua carriera è tutt’altro che finita. “Giocare con Masakatsu è come tornare alle origini”, ha dichiarato Matsui, con un sorriso che tradisce la sua determinazione.
Un esempio di resilienza
La storia di Matsui è un esempio di resilienza e passione. Ogni match è un’opportunità per dimostrare che l’età è solo un numero. “Non mi arrenderò finché avrò la voglia di competere”, afferma convinto. Le sue parole risuonano nel mondo del tennis, dove molti giovani atleti lo guardano con ammirazione. La sua presenza sul campo è un messaggio chiaro: la vera grandezza non ha scadenze.
La carriera di Matsui continua a essere segnata da colpi di scena e sorprese. Rimane da vedere se riuscirà a conquistare quel punto in classifica che gli permetterebbe di restare nella storia. Sarà la sua tenacia a far la differenza nei prossimi tornei? Solo il tempo potrà dirlo, ma una cosa è certa: Matsui non smetterà di combattere.