Due ore e trenta di battaglia sul campo di Hertogenbosch. Elisabetta Cocciaretto vede svanire il sogno di una finale dopo una sconfitta contro la rumena Elena-Gabriela Ruse, che si impone con il punteggio di 2-6, 6-4, 6-3.
Un match condizionato da un calo netto della percentuale di prime in campo, un dato che si dimostra cruciale nell’economia della partita. Il primo set è stato un trionfo per l’azzurra, che ha espresso il suo miglior tennis, ma non ha saputo mantenere la stessa intensità nei set successivi.
Nel primo parziale, Cocciaretto ha servito il 71% di prime, vincendo il 73% dei punti con il servizio. Numeri impressionanti che le hanno permesso di dominare il gioco e conquistare il set con un netto 6-2. La marchigiana sembrava avere il controllo della situazione, ma il secondo set ha segnato l’inizio di un declino. La percentuale di prime è crollata al 50%, e con essa anche la fiducia. Ruse, approfittando del momento di difficoltà dell’italiana, ha pareggiato i conti, portando il punteggio sul 6-4.
Il terzo set si apre con entrambe le giocatrici pronte a lottare. Cocciaretto cerca di rispondere con colpi decisi, ma Ruse mostra una determinazione superiore. Sul 1-2, la rumena riesce a strappare il servizio all’azzurra, che non riesce a mantenere il ritmo del primo set. Da quel momento, la partita cambia volto. Cocciaretto tenta di reagire, ma Ruse, galvanizzata, continua a spingere, consolidando il suo vantaggio fino al 4-1. Un finale al cardiopalma attende i tifosi, con il punteggio che rimane in bilico. Cocciaretto ha diverse occasioni per rientrare in partita, ma Ruse si dimostra implacabile, chiudendo il match con una prima vincente.
Intanto, Elise Mertens si rende protagonista di una delle rimonte più incredibili nel WTA 250 di s’Hertogenbosch. La belga, attuale numero 25 del mondo, affronta Ekaterina Alexandrova in una maratona di quasi tre ore, salvando addirittura 11 match point. Sembrava tutto perduto: Alexandrova dominava il primo set 6-2 e, nel secondo, sembrava vicina alla vittoria. Ma Mertens non si arrende. Annulla un match point dopo l’altro e riesce a forzare un tie-break, conquistato con un 9-7 da brivido.
Il set decisivo la vede ancora sotto, ma la determinazione di Mertens è incrollabile. Dopo 2 ore e 51 minuti di lotta, chiude con un 6-4, conquistando la finale contro Ruse. I tifosi non possono che applaudire.