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La storia delle Final Eight di Coppa Italia di basket: il trofeo dei colpi di scena

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Le Final Eight di Coppa Italia di basket sono uno dei tornei più avvincenti della storia di qualsiasi sport. In quattro giorni le migliori otto del girone d’andata del campionato italiano si affrontano in sfide a eliminazione diretta per decretare la vincitrice del trofeo.

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La storia delle Final Eight di Coppa Italia di basket

La Coppa Italia di basket è un trofeo che venne istituito per la prima volta nel 1968. Ad aggiudicarsi quell’edizione fu Ignis Sud Napoli, di fronte ai padroni di casa di Bologna. A differenza di quanto avviene oggi, la formula iniziale della manifestazione vedeva coinvolte non solo le squadre di Serie A, ma anche di B, C e D. Il torneo quindi era molto più lungo ed era strutturato in modo tale da durare tutta la stagione.

La prima squadra a mettersi in mostra fu Varese, una delle formazioni italiane in grado di scrivere la storia anche in contesto europeo, grazie alla tripla affermazione dal 1969 al 1971. Una striscia così importante da essere stata ripetuta solo altre tre volte: due da Treviso e una da Siena.

Dal 1990 la formula acquisì il sistema delle Final4 in campo neutro, con un precedente tabellone strutturato in modo simile alla Coppa Italia di calcio.

L’introduzione delle Final Eight

Dal 2000 in poi venne introdotto l’attuale sistema delle Final Eight. Inizialmente vennero coinvolte le prime sette della Serie A più la capolista dell’A2, ma dal 2002 si decise di far partecipare solo le migliori otto del girone d’andata della massima serie.

Nei primi anni a dominare furono le squadre ad allenate da Ettore Messina: dal 2001 al 2005 le sue Bologna e Treviso ottennero l’ambita coppa. Successivamente fu Siena a prendere la scena, anche se non mancarono le sorprese come quella di Avellino che vinse l’unico trofeo della sua storia.

A proposito di Siena, il capitano di allora Shaun Stonerook è tuttora l’unico ad aver vinto due MVP consecutivi nella manifestazione. Il record di punti in una singola partita è detenuto da Oscar Schmidt, in grado di segnare 41 punti nella sconfitta della sua Caserta in finale contro Bologna. La formazione romagnola della Virtus è la squadra che detiene più successi, ben otto a pari con Treviso.

Gli ultimi anni hanno etichettato la Coppa Italia come una competizione senza pronostico. Nel 2018 Torino, che sarebbe fallita a fine anno, vinse a sorpresa la competizione nell’inedita finale contro Brescia. Nel 2019 fu invece Cremona a ribaltare i pronostici, vincendo il primo titolo della sua storia. L’impresa la fece anche Venezia nel 2020 quando, partendo dalla posizione numero 8, riuscì ad eliminare le favorite Virtus Bologna e Olimpia Milano e a vincere il trofeo.

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