La storia dell’atletica leggera: dalla nascita ad oggi

Ripercorriamo la storia dell'atletica leggera: dalle prime Olimpiadi nel 776 a.C. fino alla molteplicità di discipline che contraddistingue i giorni nostri.

Ad oggi, l’atletica leggera è un insieme di discipline che comprende la corsa su pista, i concorsi (lanci o salti), la marcia, la corsa campestre e la corsa su strada. Per ripercorrere tutta la storia dell’atletica leggera, però, bisogna fare un passo indietro e tornare nell’antica Grecia.

Le origini dell’atletica leggera

Con in termine “atletica” ci si riferisce alle discipline che andavano a strutturare i primi Giochi olimpici nell’antica Grecia. Infatti, seppur alcune tracce di queste attività sono facilmente riconducibili all’Egitto dei faraoni, le raffigurazioni più significative di questi sport risalgono alla Grecia degli Dèi e sono visibili sui manufatti storici.

Il primo esempio di atletica leggera è lo Stadion, una semplice gara di corsa che decretava il vincitore delle Olimpiadi. Successivamente il pentathlon, una gara che comprendeva cinque discipline, di cui quattro di atletica leggera, sostituì la sola gara di corsa.

Si può dire, per un certo verso, che la storia dell’atletica leggera sia legata ad un processo di evoluzione dei comportamenti umani. I gesti considerati oggi sportivi, sono l’esasperazione atletica dei movimenti che l’uomo da sempre svolge per garantirsi la sopravvivenza in natura. Ad esempio, la corsa per scappare da un predatore o il lancio che simula quello di un oggetto contundente volto ad uccidere una preda.

Con la chiusura dei Giochi olimpici, da parte di Teodosio I, nel 393 a.C. inevitabilmente si arrestò anche l’ascesa dell’atletica leggera.

L’epoca moderna

Le prime tracce risalgono al 1817, anno in cui a Necton venne costruito il primo club atletico. Bisogna però aspettare circa un decennio per il ripristino delle attività e la stesura delle nuove regole. Nel 1829 vennero disputati, per la prima volta dopo l’interruzione, dei giochi composti da corse, lanci e salto con l’asta. Il congresso internazionale convocato da Pierre de Coubertin nel 1894 decreta la vera rinascita dell’atletica leggera, inserita nei nuovi Giochi olimpici.

L’atletica leggera, da allora, continua a guadagnare visibilità ed importanza. Questa popolarità si è facilmente tradotta in un aumento dei partecipanti e in una continua affinazione delle tecniche. Inoltre, nel 1921 si compì un passo importante, estendendo la pratica dell’atletica legger anche ad un pubblico femminile.

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Le discipline dell’atletica leggera

L’atletica leggera vanta una vasta gamma di sotto-discipline. Le corse su pista, le corse su strada, le maratone e i concorsi.

Le gare di corsa

Una delle prime categorie a cui si pensa quando si parla di atletica leggera è quella delle corse su pista. Un esempio di corsa su pista sono le famose gare di velocità, strutturate su distanze che vanno dai 100 ai 400 metri. Aumentando con il tragitto di percorrenza passiamo alle gare di mezzofondo, le quali si articolano dagli 800 ai 3000 metri. Sono presenti inoltre due varianti da 5000 e da 10000 metri. Un altro tipo di gara su pista è la corsa ad ostacoli, strutturata su 110 metri (100 per l’atletica leggera femminile) o 400 metri. Nelle gare ad ostacoli si conta anche la famosa 3000 siepi: una corsa in cui gli ostacoli da saltare sono composti da impedimenti naturali. L’ultima variante di corsa su pista è la staffetta 4×100 o 4×400 metri.

Fanno parte dell’atletica leggera (ma non delle corse su pista): la marcia, la maratone e la corsa campestre.

I concorsi

I concorsi si suddividono in due sotto-categorie. I lanci e i salti.

I lanci comprendono il lancio del peso, del martello, del giavellotto, del disco e – in alcuni casi – del vortex. Tutte le prove di lancio sono accomunate da un regolamento simile. Ogni concorrente ha a disposizione tre lanci, viene valutato il miglior lancio valido e vince il concorrente che ha effettuato il getto più lungo. Nel lancio del giavellotto, a differenza delle altre discipline, il concorrente non effettua il lancio roteando su una pedana circolare, ma prendendo la rincorsa all’interno di un’area delimitata.

I salti si differenziano in salti in elevazione (salto in alto, salto con l’asta) e in estensione (salto in lungo, salto triplo). Le quattro discipline, inoltre, si possono praticare sia outdoor che indoor. Il salto con l’asta è considerata la disciplina più affascinante del panorama dell’atletica leggera. Il saltatore deve combinare alla perfezione la velocità di un velocista con la forza e l’agilità di un ginnasta. Il salto attraversa cinque fasi: rincorsa, presentazione, elevazione, valicamento e ricaduta.

salto con l'asta

Prove multiple

Fin dall’antichità, la storia dell’atletica leggera è costellata da combinazioni di discipline che – con il passare degli anni – hanno acquisito sempre più popolarità. Ad oggi, non esiste più il vecchio pentathlon, la prima prova multipla della storia composta dalla gara di corsa, lotta greca, salto in lungo, lancio del disco e del giavellotto. La lista di prove multiple annovera il decathlon, l’eptathlon maschile (indoor) e femminile (outdoor) e il pentathlon, una competizione femminile indoor.

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Campioni a confronto

Il primo atleta della storia dell’atletica leggera di cui si hanno notizie certe è Corebo di Elea, cuoco di professione e definito dalle saghe “dominatore delle corse veloci”. Secondo la storia, nel 776 a.C., Corebo arrivò primo alle soglie di pietra di Olimpia vincendo la gara di Stadion, la prima gara di velocità della storia.

Ovviamente, se si pensa alla gara di velocità non si può non fare riferimento all’interprete di questo sport per antonomasia, Usain Bolt. Il giamaicano, infatti, è stato definito dalla World Athletics come il miglior velocista di tutti i tempi. Lightning Bolt detiene il record mondiale sui 100 e 200 e la sua bacheca annovera 8 medaglie d’oro olimpiche e 11 mondiali. Inoltre, è l’unico atleta nella storia dell’atletica leggera ad aver vinto l’oro nei 100 e nei 200 metri per tre edizioni dei Giochi olimpici consecutive.

Gloria italiana

Anche la nostra cara Italia è stata patria di un record mondiale. Pietro Mennea infatti è stato campione olimpico ai Giochi di Mosca del 1980 e detiene ancora il record sui 200 metri (19”72). Nel 1997 fu ammesso nella Hall of Fame della FIDAL, la Federazione Italiana dell’Atletica Leggera.

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