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Stadi aperti, la serie A respinge l’ipotesi del 50 per cento

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Intervistato dal Corriere della Sera, Paolo Dal Pino ha risposto così sul tema degli stadi aperti nella prossima stagione: “La Lega serie A con tutti i 20 club, la Federcalcio, hanno inviato lettere alle istituzioni per chiedere il ritorno al 100% degli spettatori alle partite.

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Non è una richiesta folle: spingiamo gli italiani a vaccinarsi visto che finora solo il 45 per cento della popolazione sopra i 12 anni lo ha fatto. Il calcio è un volano sociale incredibile e nel momento in cui consentissimo ai nostri fan muniti di Green pass di accedere alle tribune, forniremmo un contributo decisivo per mettere in sicurezza tutto il Paese”.

Nei giorni scorsi le istituzioni hanno avanzato l’ipotesi di un’apertura al 50% della capienza: “Non sarei soddisfatto, non vedo il motivo di questa eventuale decisione. Siamo orientati sul 100 per cento della capienza. Il Cts sta studiando le richieste di Lega serie A e Federcalcio: siamo in pressing perché il tempo stringe e il campionato inizia il 22 agosto. Il successo agli Europei ha contribuito a una spinta in alto dello 0,7% del Pil. Il calcio ha una tale dimensione sociale da essere in grado di creare opportunità di business per le aziende”.

“Noi garantiamo un gettito fiscale importante, eppure da diciotto mesi le società non hanno ricavi dal botteghino e gli incassi dagli sponsor hanno subito un calo drastico: abbiamo subito perdite per 1 miliardo e 200 milioni di euro. Nonostante questo, durante la pandemia abbiamo portato a termine, contro tutti, lo si riconosca, e grande merito è di Gravina, guida della Federcalcio, e dei presidenti di serie A, ma anche di B, due campionati, senza pubblico. Ora chiediamo di collaborare con le istituzioni al fine di ottenere un pacchetto di misure fiscali ad hoc, non in una logica di sussidio ma di investimento” ha concluso Dal Pino.

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