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Chi è Giorgio Furlani: tutto sull’AD del Milan

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Giorgio Furlani è l’amministratore delegato del Milan, una delle persone che hanno maggiormente contribuito nell’apposizione del contratto firmato da Leao che lo ha fatto restare in qualità di attaccante del Milan sino al 2028. In questo articolo scopriremo alcune curiosità relative alla sua persona.

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Giorgio Furlani: la sua carriera

Furlani è nato nel 1979 a Milano e da sempre è un grande tifoso del Milan. Si è laureato all’università Bocconi ed ha conseguito successivamente un master in business administration all’università di Harvard. I primi incarichi che ha ricoperto sono stati di analista per la Lehman Brothers e in altre due società di investimento come la Silver Point Capital e Apollo.

Nel 2010 è entrato a far parte del fondo Elliott (ex proprietario del Milan) prima come portfolio manager a Londra e successivamente come principale punto di riferimento per le operazioni del fondo sul suolo italiano.

Si è occupato anche di Ansaldo e Tim in merito agli scontri avuti dalle due società rispettivamente verso Hitachi e Vivendi. E’ stato in prima linea anche per quanto riguarda l’operazione Milan, dall’acquisto da parte di Yonghong Li sino al subentro di Elliott nel 2018.

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Giorgio Furlani: il suo ruolo di AD del Milan

Da persona che è stata parte del Milan sotto la gestione Elliott dal 2018 al 2022 ha avuto modo di studiare a fondo il settore calcistico diventando molto competente in materia.

Questo incarico che ricopre dal 5 dicembre scorso è la giusta occasione per mettere definitivamente a frutto quanto acquisito mettendo al primo posto il benessere del Milan.

E’ stato sicuramente difficile per lui dire addio al suo ruolo all’interno del fondo Elliott dopo 12 anni ma crediamo che il suo amore per il Milan e la voglia di cercare nuovi stimoli in una nuova area di crescita come il mondo del calcio siano stati la miccia che ha acceso in lui questo nuovo fuoco.

Nuovo fuoco che brucerà ancora più ardentemente ora che il duo Maldini-Massara è stato esonerato e lui è rimasto al timone del club come amministratore delegato.

Serve la sua esperienza per portare a Milanello i colpi necessari a far rinascere un Milan che nonostante la semifinale di Champions raggiunta ha disputato un campionato al di sotto delle aspettative.

Nel frattempo sarà interessante capire chi saranno gli uomini che la società deciderà di affiancargli per quanto riguarda l’area tecnica, la speranza è che vengano scelte persone competenti in materia calcistica e che abbiano a cuore la causa milanista.

Resta comunque la principale questione relativa agli investimenti da parte della proprietà, perché le figure possono cambiare ma se non cambia l’investimento nel calciomercato la situazione potrebbe non migliorare, portando a gravi ripercussioni nel club.

Una situazione che Cardinale vorrà sicuramente evitare, Furlani quindi dovrà far emergere tutto il suo talento ed anche la sua conoscenza per migliorare una situazione che attualmente ha davvero toccato il fondo. Il tempo sarà in grado di stabilire se la sua permanenza sia stata una scelta giusta o sbagliata da parte della proprietà.

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