Facciamo un’analisi della stagione dell’Athletic

L’Athletic ha conquistato la quarta posizione in LaLiga dopo la sua prestazione a Mestalla, potendo così affrontare l’ultima partita della stagione come una vera celebrazione. In questa festa, Óscar de Marcos sarà il protagonista indiscusso, salutando il club e il calcio professionistico.

L’arrivo dei campioni di lega a San Mamés rappresenta l’occasione ideale per tributare onori a una leggenda dei ‘txurri-urdin’. I giocatori del club meritano una chiusura di stagione così significativa, frutto di un impegno straordinario durante 54 partite ufficiali.

Sono stati nove mesi intensi, durante i quali i tifosi hanno gioito vedendo la loro squadra trionfare e offrire prestazioni di alto livello in molte occasioni. Questo è stato un anno memorabile. Nel torneo di regularità, la squadra di Valverde ha siglato il quarto posto, rimanendo vicina anche alla terza posizione. Ritornano in Champions League con grande merito, affrontando una stagione che ha richiesto loro sforzi considerevoli giovedì e domenica. Hanno superato la sfida della maturità, dimostrando di essere pronti per competizioni ancora più impegnative. Il tecnico, unico ad aver portato l’Athletic a raggiungere ben due volte i 70 punti, attende ora il gran finale di domenica. Il rendimento della formazione di Valverde merita un punteggio eccellente. Infatti, è la squadra con il minor numero di sconfitte in Prima Divisione e quella con il minor numero di reti subite tra le cinque principali leghe europee, a testimonianza della sua solidità. Ha mantenuto la quarta posizione sin dal 1° dicembre, sognando a tratti anche la terza. Oltre le statistiche, i calciatori hanno saputo regalare spettacolo ai tifosi con un bel gioco e delle ottime performance. Una stagione da ricordare. È difficile non pensare che, se il contesto della semifinale di Europa League fosse stato differente, questo Athletic sarebbe oggi in corsa per il titolo contro il Tottenham.

La forma en que se desempeñaron los jugadores más importantes fue clave en una fase eliminatoria que estuvo marcada por un penal y la expulsión de Vivian en San Mamés contra el United. Así es el fútbol, pero no se puede criticar el rendimiento de este equipo en competiciones europeas, ni tampoco al entrenador, que ha hecho rotaciones para asegurarse de que el equipo llegue fresco a la parte crucial. La única sombra en el horizonte podría ser la temprana eliminación en la Copa del Rey ante Osasuna en San Mamés. Los leones realizaron méritos suficientes para avanzar, aunque el fútbol a veces tiene estas sorpresas. Sin restar valor al equipo rojillo, que supo aprovechar sus oportunidades en la Catedral. Fue una lástima, pero tal vez no hubiera habido suficiente energía para competir en todos los frentes. Ahora, rindamos homenaje a Óscar de Marcos como corresponde y empecemos a mirar hacia adelante con optimismo ante la nueva temporada que se avecina. Las renovaciones, las salidas y las incorporaciones llegarán, pero por el momento disfrutemos de lo logrado, ya que en el mundo del fútbol nada es permanente.

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