Non ci sono notizie rilevanti nel weekend di calcio, il che oltre a essere sorprendente risulta piacevole per i protagonisti, poiché sono sempre soggetti a critiche e controversie. Ci riferiamo agli arbitri che stanno officiando il Torneo Nazionale Ascale LaLiga FC Futures, il cui operato, sebbene non visibile, riveste comunque un ruolo importante.
A tal proposito, Mundo Deportivo ha avuto l’occasione di intervistare César Barrenechea Montero, il capo della squadra di arbitri composta da un massimo di dodici ufficiali, tra cui Pino Zamorano, ex arbitraggio di Prima Divisione, e Ricardo De Burgos Bengoetxea, il quale ha deciso di alleviare le tensioni dopo una stagione intensa in LaLiga, interagendo con i più giovani.
“Sono ragazzi e, anche se si arrabbiano, non possiedono ancora la furbizia dei più grandicelli. Alcuni si lamentano, è vero, e bisogna richiamarli all’ordine, ma in generale si comportano in modo piuttosto tranquillo. La loro priorità è giocare, e quando vedono un pallone…”, afferma. Una questione spesso complessa è rappresentata dai genitori. Anche se si tratta di un aspetto del calcio più ‘sottotraccia’, è vero che molti di loro superano i limiti con gli arbitri. Non è questo il caso de La Cerámica, secondo Barrenechea Montero: “I genitori si comportano in modo adeguato. Alla fine vogliono solo il meglio per i propri figli, ma le partite non sono così complicate da richiedere urla eccessive”, spiega. Questo è il quattordicesimo torneo di LaLiga under-12 da lui arbitrato. “Ho avuto esperienze in molte sedi e tra i giocatori che ricordo, ce n’è uno che è impossibile non menzionare: Lamine. Gli altri sono così tanti…”, dichiara César, che con gentilezza invita Mundo Deportivo a visitare le strutture degli spogliatoi degli arbitri, considerati il ‘cuore’ dei giudici del torneo.