Un Sanse audace conquista il Nou Estadi, superando le assenze di importanti giocatori grazie a una prova di grande determinazione, avvicinandosi così alla promozione in Serie B con un punteggio di 1-3

Impressionante impresa del Sanse a Tarragona, avvicinandosi alla Serie B. Questa formazione del Sanse è davvero eccezionale. Anche se non è argento, il suo valore è inestimabile. Nonostante l’assenza del loro attaccante, portiere e trequartista titolari, e con due giocatori provenienti dalla squadra ‘C’ in campo, hanno affrontato un Nàstic sostenuto da 15.000 tifosi.

Questi giovani realisti non hanno paura di affrontare nessuno, riuscendo a superare un contendente per la promozione con un punteggio di 1-3, in una partita di alta competitività. Anche se nel finale hanno dovuto difendersi contro un avversario dominante, sono stati capaci di resistere e infliggere il colpo decisivo al 94’.

Zubieta ha nuovamente fatto brillare l’orgoglio dei tifosi realisti. Ora rimangono solo 90 minuti (o 120) in casa per conquistare la categoria.

Eder potenzia il centrocampo
Con assenze cruciali come quelle di Goti e Mariezkurrena, Iosu Rivas ha dovuto rivedere la sua strategia, decidendo di stringere le fila del suo gruppo e rinunciando ad esterni puri come Marchal. Ha scelto di rinforzare il centrocampo inserendo Eder García dalla corsia laterale e riprendendo Mikel Rodríguez nella formazione titolare, affiancato da un Gorosabel che si confermava scelta del tecnico. Orobengoa è stato scelto come nuovo attaccante centrale, mentre il resto della squadra ha mantenuto la sua struttura abituale.

Gorosabel si sveglia presto e supporta

Il match ha avuto un inizio scoppiettante, carico di energia, grazie a uno stadio gremito. I tifosi incitavano la squadra di casa, che cercava di approfittarne, ma alla decima minuto è arrivato un gol decisivo per il Sanse. Approfittando della difesa del Nástic, Eder García ha ricevuto il pallone sulla destra, alzando lo sguardo e, con grande intuito, ha lanciato un passaggio lungo per Gorka Gorosabel, che si è fatto trovare libero alle spalle del difensore Dufur. Il portiere Rebollo ha esitato nell’uscita e il giovane giocatore della txuri urdin ha colpito di testa, segnando un gol cruciale per la sua carriera. La scommessa di Rivas su di lui si è rivelata azzeccata, nonostante provenisse dalla squadra ‘C’, proprio come Astiazarán. Il tiro, colpendo il palo, è entrato in rete, regalando così l’1-0 e scatenando la gioia dei 200 sostenitori realisti nel settore ospite, che hanno intonato il ‘Dale Cavese’, zittendo momentaneamente i 15.000 locali.

Dopo questo momento, la squadra giovanile ha letteralmente preso fuoco, avvicinandosi al possibile 0-2 con un’azione spettacolare. Gorka Gorosabel, in grande forma, ha controllato un pallone sceso dal cielo con grande classe e ha servito magnificamente Astiazarán, il quale, però, ha tirato troppo alto. Una grande occasione che sarebbe stata fondamentale.

Il Nàstic non si è arreso e ha saputo riprendere il controllo. Durante il primo tempo, ha messo in difficoltà la squadra avversaria con molti cross nell’area di rigore. Fortunatamente, Arana ha dimostrato una grande sicurezza nelle uscite aeree, parando anche due tiri di Antoñín. Il primo, su un corner ben studiato in cui il giocatore si è trovato solo, e il secondo, su una conclusione potente dopo aver ricevuto un passaggio rasoterra, in cui si è girato rapidamente.

Il club giovanile ha avuto solo pochi attimi di tranquillità, aggravati anche da due ammonizioni ricevute in fretta. Respirava solo quando riusciva a tenere il possesso del pallone o a pressare alto. In una di queste azioni, Orobengoa ha rubato palla vicino all’area: si è preparato per il tiro, ma Rebollo è stato reattivo. L’attaccante della squadra avversaria aveva possibilità di passare a entrambi i lati. Nonostante gli sforzi, i locali non sono riusciti a pareggiare prima dell’intervallo.

La ripresa ha visto un ritmo ancora più elevato e frenetico. Tuttavia, il Sanse ha avuto meno difficoltà all’inizio grazie a una migliore gestione del gioco senza palla, dovuta a scelte tattiche. Il Nàstic ha realizzato solo due colpi di testa innocui di Pablo, senza alcun pericolo. La squadra è passata a difendere con una formazione a rombo, con i centrocampisti aderenti per supportare i laterali. Successivamente, è tornata al 4-3-3 con l’ingresso di ali come Marchal e Darío. È stato in questo frangente che è arrivato un gol prezioso: Beitia ha effettuato un passaggio preciso a Balda, che con grande calma è entrato in area, ha dribblato e ha calciato con il destro. Qui è intervenuto Mikel Rodríguez, che ha colto il rimbalzo e ha segnato, raddopiando così il vantaggio realista al 60’.

Un finale tumultuoso

L’incontro si è fatto intenso negli ultimi minuti, avvicinandosi all’area della squadra avversaria, e il Nástic, in preda alla frustrazione, ha iniziato a richiedere calci di rigore in ogni occasione. Tuttavia, sono riusciti a confondere la squadra avversaria e a ridurre il divario. È avvenuto grazie a un cross di Migue, completamente libero, e un poderoso colpo di testa del robusto Pablo, che ha superato Peru al primo palo. Dopo il gol, il Rivas ha modificato la sua formazione, inserendo due centrocampisti difensivi, Lebarbier e Guibelalde, al posto di Carbonell e Mikel Rodríguez, per garantirsi maggiore solidità. La fase difensiva è diventata cruciale. Ma la squadra ha mantenuto la calma e Arana ha brillato, parando o respingendo ogni palla, incluso un tiro potente dell’ex giocatore della Real, David Concha, e un colpo di testa di Jiménez nel recupero. Due interventi straordinari. E proprio quando sembrava che tutto fosse concluso, Gorka Carrera ha compiuto un’ulteriore prodezza al 94′, superando quattro avversari, affrontando solitario il portiere per segnare il 1-3, scatenando così l’euforia della panchina della Real e dei tifosi ospiti. Il Sanse ha dimostrato di avere un’anima differente.

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