Sky e la Serie A di basket: un accordo strategico da valutare

L'acquisizione dei diritti della Serie A di basket da parte di Sky segna un cambiamento nel panorama sportivo, ma quali sono i veri numeri e le opportunità?

Il recente annuncio di Sky riguardo all’acquisizione dei diritti pay per le stagioni 2025/2026, 2026/2027 e 2027/2028 del campionato di basket di Serie A, noto anche come LBA, merita una riflessione profonda. Mentre molti festeggiano questa mossa come un grande passo per la promozione del basket italiano, è fondamentale porsi una domanda scomoda: questa acquisizione rappresenta davvero un’opportunità sostenibile o è solo un altro esempio di hype nel mondo delle trasmissioni sportive?

Analisi dei veri numeri di business

In un settore in continua evoluzione come quello dello sport, i numeri raccontano una storia diversa rispetto alle dichiarazioni di intenti. Sky ha pianificato di trasmettere 60 partite della stagione regolare, oltre a playoff e finali. Ma quanto è realmente sostenibile questo modello di business? Considerando la crescente concorrenza da parte di piattaforme di streaming e il calo dell’interesse per la TV tradizionale, è cruciale analizzare il churn rate e il costo di acquisizione clienti (CAC) legati a questa nuova iniziativa.

Non dimentichiamo che l’industria dello sport è caratterizzata da un’elevata volatilità. Le spese per i diritti TV sono aumentate esponenzialmente negli ultimi anni, ma spesso senza un corrispondente aumento dell’audience. Questo porta a riflettere sulla lifetime value (LTV) dei clienti acquisiti attraverso questo nuovo canale. Chiunque abbia lanciato un prodotto sa che, senza un chiaro product-market fit, i risultati possono essere deludenti.

Case study di successi e fallimenti

Prendiamo ad esempio il caso della NBA, che ha saputo sfruttare al meglio i diritti TV per aumentare la sua popolarità a livello globale. Tuttavia, se guardiamo a sport meno seguiti, come il rugby o il baseball in alcune regioni, vediamo chiaramente come investimenti ingenti in diritti non sempre si traducano in un pubblico fedele. Ho visto troppe startup fallire per una gestione inefficace dei diritti e delle trasmissioni sportive. Un esempio è stato l’approccio di diverse piattaforme di streaming che hanno investito pesantemente in diritti sportivi senza una base di utenti sufficientemente solida. La lezione chiave qui è che l’acquisizione di diritti deve essere supportata da un’analisi approfondita del mercato e della domanda.

Lezioni pratiche per founder e PM

Per i fondatori e i product manager, ci sono diverse lezioni da apprendere da questo scenario. Prima di tutto, è essenziale avere una solida strategia di monetizzazione. Il semplice possesso di diritti non garantisce il successo; bisogna anche capire come generare ricavi in modo sostenibile. In secondo luogo, non sottovalutate l’importanza dell’analisi dei dati. I dati di crescita devono guidare le decisioni strategiche. Utilizzate metriche come il churn rate e il CAC per valutare l’efficacia delle vostre iniziative. Solo così potete garantire una crescita sostenibile nel lungo periodo.

Takeaway azionabili

In sintesi, l’acquisizione dei diritti della Serie A di basket da parte di Sky è una mossa strategica, ma non priva di rischi. Le aziende devono porsi domande critiche e analizzare i dati per evitare di cadere nella trappola dell’hype. Per chi desidera navigare con successo in questo settore, è fondamentale abbracciare un approccio basato sui dati e mantenere un focus sul product-market fit.

Scritto da Sraff

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