Mercoledì mattina, la Real Sociedad ha dedicato del tempo per svolgere un’importante visita istituzionale e culturale a Nagasaki, nell’ambito della sua preparazione per la stagione in Giappone. L’intera delegazione, composta da oltre 60 persone tra giocatori, staff tecnico, dirigenti e giornalisti, ha esplorato due dei luoghi più significativi della città: il Museo della Bomba Atomica e il Parco della Pace.
Questa esperienza ha fornito al club l’opportunità di approfondire la storia dolorosa di Nagasaki, una città che è stata completamente distrutta dalla seconda esplosione nucleare del 1945, e che ha saputo rinascere, utilizzando lo sport come uno dei suoi strumenti di sviluppo sociale e urbano.
La visita è iniziata presso il Museo della Bomba Atomica, dove i partecipanti hanno potuto apprendere le informazioni riguardanti l’attacco aereo del 9 agosto 1945, insieme alle sue drammatiche conseguenze sia a livello umano che materiale. Durante il percorso, il gruppo è stato affiancato da due studentesse, le quali, nell’ambito del loro programma di studi dedicato alla pace, hanno svolto il ruolo di guide, illustrando i vari spazi del museo e il loro significato.
Le traduzioni sono state fornite dai membri del personale del museo, mentre Take Kubo ha fatto da traduttore per i suoi compagni in alcune occasioni. Il percorso ha incluso fotografie, oggetti distrutti, testimonianze degli ‘hibakusha’ e documenti storici, offrendo un quadro completo dell’influenza devastante che l’attacco ha avuto sulla città.
Dopo la visita al museo, la Real Sociedad si è diretta al Parque de la Paz, ubicato vicino all’epicentro dell’esplosione della bomba. Questo luogo, denso di significato, ha ospitato una cerimonia di omaggio in cui il club ha presentato quattro bouquet di fiori, sistemati davanti al monumento principale. L’iniziativa è stata guidata dai capitani Aritz Elustondo e Igor Zubeldia, accompagnati da Take Kubo, dal tecnico Sergio Francisco e dal vicepresidente Mikel Ubarretxena. Oltre ai fiori, la Real ha donato un pennone come atto simbolico nei confronti della città di Nagasaki. La cerimonia si è svolta in un clima di profondo rispetto e serietà, in uno dei luoghi più significativi per la memoria storica del Giappone.