Matías Almeyda è il tecnico scelto per riportare il Sevilla a livelli competitivi, cercando di far dimenticare le difficoltà degli ultimi tempi

L’allenatore argentino Matías Almeyda è stato scelto dal direttore sportivo Antonio Cordón dopo il rifiuto di Imanol Alguacil di assumere la guida del Siviglia. Ha firmato un contratto di tre anni come nuovo responsabile della squadra e il suo principale obiettivo è la ricostruzione di un Siviglia che ha rischiato il retrocessione nella scorsa stagione, chiudendo a un solo punto dalla zona retrocessione.

Dopo 29 anni dal suo arrivo nella città andalusa come calciatore, Almeyda, che in passato ha vissuto l’esperienza del club retrocesso in Serie B, torna ora a guidare una panchina che è stata oggetto di cambiamenti frequenti negli ultimi anni.

Questa scelta rappresenta una scommessa personale per Cordón, il quale ha avuto modo di apprezzare le capacità di Almeyda quando l’allenatore allenava l’AEK di Atene e lui ricopriva un ruolo dirigenziale nell’Olympiakos.

Almeyda ha alle spalle 134 partite dirette con l’AEK, collezionando 80 vittorie, 24 pareggi e 30 sconfitte. Adesso, è pronto ad affrontare le sfide sportive che hanno afflitto il Siviglia, una squadra che non molto tempo fa si era affermata come regina della Europa League.

“Lavorare qui è un grande stimolo per la mia carriera, ma lo affronto con grande entusiasmo, perché ciò che faccio, lo faccio con amore, passione e impegno. C’è un significato davvero speciale, visto che ho giocato in questo club. Sebbene la mia esperienza passata non sia stata entusiasmante, conservo un bel ricordo del club che mi ha dato l’opportunità di entrare nel calcio europeo. Ora mi offre nuovamente questa chance come allenatore e sono carico di energia,” ha dichiarato l’argentino, rivolgendosi a una tifoseria che ha accolto la sua nomina con qualche riserva, data la sua mancanza di esperienza in campionati di alto livello. Fin dall’inizio, ha chiarito che sarà molto esigente con i giocatori e che non esiste una soluzione facile per portare il Siviglia sulla retta via. Saranno necessari impegno e competizione.

Non possiedo una bacchetta magica e non nutro credenze in esse. Sono fermamente convinto che il successo derivi da impegno, dedizione e integrità. Sarò severo nelle mie aspettative, riconosceremo inevitabilmente degli errori, ma è fondamentale perseverare per migliorare. Spero vivamente che il risultato di questo lavoro sia positivo, tanto per tutti noi quanto per il mio personale interesse, poiché desidero rimanere qui a lungo.

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