Sabato 27 settembre, l’Atlético de Madrid affronterà il Real Madrid presso lo Stadio Riyadh Air Metropolitano, dando vita al tanto atteso derby madrileno. Il fischio d’inizio è previsto per le 16:15, sebbene inizialmente l’orario fosse difficile da definire.
A complicare i piani, la trasferta che attende il Real Madrid la settimana successiva, impegnato in Champions League contro il Kairat Almaty in Kazakistan, una delle trasferte più lunghe a causa della vicinanza con la Cina. Il club blanco scenderà in campo il 30 settembre, così come l’Atlético, che giocherà in casa contro lEintracht.
Pertanto, LaLiga ha fissato l’orario del derby per sabato alle 16:15, un momento piuttosto anticipato per un incontro di tale importanza, ma scelto per garantire un miglior riposo ai calciatori e rendere la partita più accessibile ai giovani tifosi. Tuttavia, alcuni sostenitori non sono stati completamente d’accordo con questa decisione.
In aggiunta, un altro aspetto criticato riguarda le 24 ore di riposo in più di cui beneficerà il Real Madrid rispetto all’Atlético. Il club bianco giocherà a Valencia contro il Levante il martedì alle 21:30, mentre i colchoneros scenderanno in campo un giorno dopo contro il Rayo Vallecano, una situazione ritenuta ragionevole dal Metropolitano, dato che avranno a disposizione 48 ore per recuperare, senza dover affrontare viaggi che possono affaticare. Le 24 ore in più di riposo rispetto alla scorsa stagione non sono paragonabili a quanto avvenuto in precedenza, quando il Real Madrid si presentò al derby con un vantaggio di 48 ore, disputando la partita domenicale alle 21 dopo aver giocato in casa contro l’Alavés, mentre l’Atlético aveva affrontato il Celta a Vigo il giovedì.
L’evento ha suscitato l’entusiasmo tra i tifosi dell’Atletico Madrid. Diego Pablo Simeone ha espresso chiaramente durante la conferenza stampa: “Non guardo il calendario, accettiamo la situazione. L’abbiamo già detto in passato, a nessuno interessa. Loro hanno cinque giorni di riposo, noi solo due. Nessuno ricorda ciò che è successo dopo la partita con l’Athletic. Non mi preoccupa se ci fanno giocare due, tre o quattro giorni dopo. Ci sono persone che fanno un ottimo lavoro e meritano rispetto per il loro impegno”.