Bryan Zaragoza e Ferran Jutglà rappresentano scommesse significative per il Celta, non solo per la stagione 2025-2026, ma anche per il futuro. Si spera che entrambi diventino giocatori chiave, però le attese e la realtà sembrano viaggiare su binari diversi.
Devono adattarsi al contesto, un processo che richiede tempo, ma l’inizio di campionato poco promettente genera ansia tra i tifosi. Anche Mingueza non è ancora al massimo. Sia il giocatore andaluso che quello catalano hanno mostrato delle buone giocate, ma finora non hanno fatto la differenza come ci si aspettava.
Il calciatore di fascia ha tentato alcune delle sue tipiche azioni sulla sinistra, senza però fornire assist decisivi e mostrando un andamento altalenante, come se stesse ancora cercando il suo posto in campo. Il sistema di gioco non sempre lo favorisce, poiché il compagno in posizione di terzino si occupa spesso di mantenere la larghezza e la profondità dell’azione, rendendolo più prevedibile quando non parte dall’esterno. Potrebbe accadere che, col passare delle settimane, venga utilizzato anche a destra, dove ha brillato in nazionale, ad esempio. La partita di domenica contro il Rayo, il cui stile di gioco è più rischioso, potrebbe adattarsi meglio alle sue qualità. Anche la situazione di Jutglà è simile: ha sfiorato il gol contro il Villarreal, ma non è ancora riuscito a segnare. I suoi numeri sono ben lontani da quelli di Borja Iglesias, che ha già trovato la rete due volte subentrando dalla panchina. I tifosi continuano a sostenerli e a invocarne il riscatto.
Il miracolo di Vallecas è un tema attuale. Dopo cinque partite, con appena 4 punti guadagnati (tutti tramite pareggi), la squadra di Giráldez deve vincere a Vallecas, ma le statistiche non sono favorevoli. L’ultima vittoria lì risale al 1996, con quasi trent’anni senza successi. Il bilancio è di 11 sconfitte e 3 pareggi, con 25 reti subite a fronte di sole 5 segnate.
Claudio Giráldez non è mai riuscito a battere Iñigo Pérez.
