Il sorprendente attore principale di Montjuic che ha infuso ottimismo nella Real

Il calcio è considerato il re degli sport per diversi motivi, uno dei quali è la sua imprevedibilità. È difficile immaginare che ci fosse un tifoso della Real Sociedad che, prima del match a Barcellona, potesse prevedere che Odriozola sarebbe stato uno dei protagonisti.

La sua situazione era complessa: era un giocatore escluso dal progetto del club e dell’allenatore, costretto a rimanere in squadra per mancanza di alternative. Le probabilità che venisse schierato, anche a Montjuïc, erano minime, fino a quando non si è verificato un imprevisto.

Con Jon Martín, Aritz, Beitia e Rupérez infortunati, e Aramburu colpito durante il riscaldamento, è arrivato il suo momento. Odriozola è emerso come uno dei protagonisti non solo della partita della Real, ma anche dell’intera giornata e della stagione. La sua sorprendente presenza in campo, dopo un lungo periodo di assenza a causa di infortuni, e il fatto che abbia segnato il primo gol in Primera con la Real, il secondo da txuri urdin, hanno lasciato tutti increduli. Ha celebrato con grande passione, ha mostrato solidità difensiva e sicuramente ha avvertito dei crampi dopo 57 minuti, una reazione comprensibile vista la sua recente storia.

Dopo la sua sostituzione, nel giro di poco tempo, il Barcellona ha segnato il 2-1. Forse, dopo un’estate piena di difficoltà, Odriozola si è guadagnato una nuova possibilità in questa sua fondamentale seconda fase con la Real. Con il terzino di riserva infortunato e senza un ritorno previsto, e il titolare anch’esso acciaccato (con dubbi sul suo stato), la situazione è complessa. In ogni caso, il suo rientro e la prestazione offerta rappresentano una vittoria personale, e non solo per il club. Resta da vedere se questo sia un episodio isolato o se potrà continuare a scrivere la sua storia.

Dopo la partita, il giocatore ha condiviso quanto sia stata difficile questa fase della sua carriera e ha rivelato la sua gioia per finalmente essere riconosciuto. Con emozione e quasi in lacrime, ha affermato: “Sono passato attraverso un periodaccio. Sono molto critico con me stesso e ho sofferto perché non sono riuscito ad aiutare come avrei voluto la mia squadra del cuore, la Real, anche se alcuni non ci credono. Non so il motivo, mi sono curato, ma il mio corpo non ha collaborato. Un mese fa ero molto giù di morale, è stato un momento cruciale per me. Desideravo giocare, tornare a essere me stesso, ero quasi pronto a lasciare. Giocare e riuscire a segnare per aiutare la squadra che amo… sarà un ricordo speciale per me, nonostante la sconfitta. Metto tutto me stesso in ogni istante e questo è il mio premio. Sono fiero di non aver mai smesso di allenarmi. Mi sentivo in un periodo buio. È stata una grande sofferenza, soprattutto a casa, dato che la mia famiglia e i miei amici sono tifosi della Real e non mi chiedevano neanche come stava andando perché le cose non andavano bene. Non so per quanto tempo sarà possibile per me rimanere nel club della mia vita, anche se il mio sogno è che le mie gemelline di nove mesi mi vedano giocare ad Anoeta. Ma ora temo che potrebbe non realizzarsi. Mercoledì darò di nuovo il massimo a Zubieta”, ha spiegato.

Odriozola ha espresso le sue emozioni in un momento di grande vulnerabilità: “È stata un’esperienza difficile, questo gol rappresenta una sorta di premio per me”