Il tecnico dell’Osasuna, Alessio Lisci, ha avvertito che questo venerdì affronteranno i giocatori “più competitivi di tutti”, sottolineando l’importanza di eguagliare l’intensità del Getafe. “Dobbiamo continuare a farci valere in casa. Arriva un avversario che mi entusiasma incontrare in questo momento, con il miglior organico, per rispondere con forza”, ha dichiarato riguardo alla sfida a El Sadar contro gli azulones durante la conferenza stampa.
Lisci non ritiene che si tratti di un incontro con un’urgenza estrema: “È una partita importante che dobbiamo cercare di vincere a tutti i costi. Non è una finale”. I numeri non sono favorevoli, con una sola vittoria nelle ultime dodici sfide contro i madrileni: “Mi piace che venga il Getafe, voglio una sfida difficile e stimolante.
Sarà una prova ardua, ma è esattamente ciò di cui ho bisogno in questo momento”. Riguardo agli errori recenti: “Abbiamo disputato molti incontri e stiamo lavorando su video per correggere le nostre mancanze, parlando di queste problematiche e analizzando i dettagli nel modo migliore possibile”. Sulla relazione con i suoi giocatori, Lisci ha affermato che “è ottima”, che “hanno una predisposizione incredibile” e che è “felice di allenarli”. “Condividono con me la visione dei problemi, sono molto maturi e capiscono tutto perfettamente”, ha aggiunto. “Se vogliamo giocare come fanno loro, sicuramente perderemo. In alcuni aspetti sono superiori. Devi competere al 100%, non al 99%. L’incontro scorso è stato molto controllato, persa in modo inaspettato. Ogni azione si gioca per farla finire in gol. Dobbiamo rimanere concentrati dal riscaldamento fino all’ultima conferenza stampa”, ha continuato. Lisci ha richiesto un risultato positivo in casa per poi poter costruire una buona prestazione anche lontano da El Sadar. “È necessario cambiare mentalità ed evolvere in questo senso”.
Le prestazioni lontano de casa non stanno andando come ci si aspettava, ciò è chiaro, soprattutto per quanto riguarda i risultati. Ha indicato che il gioco varia tra le partite interne ed esterne, citando diversi elementi che influiscono su questo: “A volte manca la stessa aggressività che abbiamo davanti ai nostri tifosi. Ci sono decisioni degli arbitri e momenti determinanti che alterano la nostra visione della partita. Qui parliamo più di mentalità che di schemi di gioco. Dobbiamo cercare di unire le forze e sfruttarle a nostro favore”. Riguardo a quanto accaduto sul campo di La Cartuja, ha sottolineato che “il percorso che facciamo nella vita e nel calcio non è mai lineare, dobbiamo cercare di indirizzarlo verso un progresso”. “Di recente abbiamo affrontato un momento difficile, sia in situazioni di calore che di calma, abbiamo discusso e ho sensazioni positive, ora è fondamentale trasformarle in risultati già domani”, ha concluso.