Sergio Francisco ha dichiarato riguardo la sua possibile uscita: “Se non arrivano i risultati siamo a vedere”

La Real Sociedad si trova in una settimana cruciale, avendo bisogno di una reazione dopo la sconfitta contro il Rayo Vallecano. Attualmente appaiata in punti con la squadra in ultima posizione, il team si prepara ad affrontare il Celta in un’atmosfera sempre più tesa.

Sergio Francisco, al centro delle critiche per un avvio di stagione altalenante, si presenta di fronte ai giornalisti consapevole dell’importanza della situazione. Durante la sua conferenza, ha dichiarato di sentirsi “molto bene e carico per la competizione” e che la prima settimana è stata lunga per la squadra, che ora è “preparata” ad accogliere Take, Oyarzabal e Remiro.

L’allenatore è in una posizione delicata e riconosce la gravità della sua situazione: “Mi sento supportato dalla società. Ogni settimana discuto con Erik e Aperribay. Questa settimana è stata come le altre. Abbiamo analizzato il contesto e il Celta. Dobbiamo concentrarci sul presente. So che i risultati influenzano tutto e se non arriveranno, vedremo cosa succederà. Non voglio guardare indietro, preferisco concentrarmi sul futuro”.

Nonostante tutto, Sergio Francisco gestisce la situazione “nel miglior modo possibile”. “Trascorro molte ore a Zubieta, quindi il mio contesto è piuttosto limitato. Cerco di farmi supportare dalle persone che mi stanno vicino. Non sono abituato a perdere, e non ho mai vissuto una serie negativa come questa. Ma sono determinato a fornire gli strumenti al team per riscattarsi”, ha dichiarato l’allenatore. Ha anche aggiunto di cercare di “conservare energia per trasmetterla alla squadra”, sottolineando che questo è il suo obiettivo, “anche se la situazione attuale non è quella sperata”.

Una delle notizie più significative della settimana riguarda l’infortunio di Óskarsson: “È stata una grande delusione. Avevamo riposto molte speranze nel suo rientro. Durante la terza seduta ha subito un’altra lesione. Ci dispiace tantissimo per lui. Ha compiuto enormi sforzi per ristabilirsi e ora si ritrova a fronteggiare un nuovo intoppo. La prossima sarà quella decisiva. Ho sempre avuto fiducia in lui e continuo ad averla. I miei attaccanti sono tutti quelli della rosa. È una ricaduta, ma è troppo presto per definire i tempi di recupero. Non è semplice”.

Un’altra novità nella convocazione potrebbe essere Yangel, molto atteso: “Dobbiamo focalizzarci sulla squadra, e non su un singolo giocatore. È fondamentale trovare equilibrio e stabilità. Yangel è parte del gruppo, ha già giocato contro l’Osasuna. È pronto a scendere in campo”, ha dichiarato il mister irundarra. Ha anche sottolineato che “è appena arrivato” e che “bisogna aspettare per valutare il suo impatto nella squadra”. “Ci supporta quotidianamente con il suo approccio lavorativo e la sua capacità di vincere duelli. Speriamo possa offrirci l’equilibrio che cerchiamo. A Yangel l’abbiamo ingaggiato come ‘8’ e io lo vedo in quel ruolo. Può giocare in un doppio pivot, nel rombo o come centrocampista. Ci offre queste opzioni: è abile nell’impostare il gioco e sa anche giocare in verticale. È pronto per essere titolare”, ha aggiunto.

Jon Martín, invece, è un possibile assente

Take Kubo è uno dei nomi più discussi della settimana: “Quando ho detto che la caviglia di Take stava benissimo non stavo esagerando. Credevo avesse solo una lieve distorsione, ma la realtà è diversa. Durante la competizione ha avuto delle limitazioni. Questa pausa è stata utile per sottoporsi a terapia e recuperarsi. Ha già partecipato al secondo incontro. Arriva in condizioni migliori”. Inoltre, ha comunicato che Jon Martín potrebbe non essere convocato, ma è necessario attendere l’allenamento prima della partita.

Quando gli è stato chiesto se la partita di Vigo rappresenti una finalità, Sergio ha confermato senza esitazione: “Ogni volta che mi trovo qui parliamo di finali. Preparo le partite come se fossero decisive. Cerco di trasmettere l’importanza del momento. Sono consapevole della nostra posizione in classifica e delle correzioni necessarie. Dobbiamo vincere a Vigo. È una settimana particolare. I calciatori devono percepire l’energia intorno a loro”. Inoltre, ha discusso la possibilità di un cambio di formazione: “Valuto qualsiasi sistema che possa aiutarci a limitare l’avversario e con il quale ci sentiamo a nostro agio. È sempre un’opzione che considero. L’analisi dei miei giocatori mi ha fatto comprendere che potremmo rendere meglio con un’altra disposizione. È una questione da decidere nel weekend”.

Ha concluso la sua dichiarazione parlando dell’avversario: “Il Celta è una squadra molto intensa, soprattutto da quando Giráldez è subentrato. Li ho affrontati anche con la squadra giovanile. Sono un team molto riconoscibile e solidissimo tra le mura domestiche. Meritano certamente più di quanto l’attuale situazione di classifica suggerisca”.

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