L’Espanyol ha ottenuto una vittoria significativa venerdì al Tartiere, segnando il primo successo in trasferta della stagione e interrompendo così una serie di quattro partite senza vittorie, dissipando anche le prime incertezze. Grazie a questo risultato, i pericos si sono assicurati tre punti, dormendo nella zona europea della classifica al quinto posto, un grande impulso di autostima e fiducia in questo match, il primo senza Puado.
Kike García e Pere Milla hanno contribuito a concretizzare il successo, mentre Aaron Escandell, portiere avversario, aveva compiuto diverse parate decisive nel primo tempo. L’Espanyol ha ottenuto un risultato meritato, in grado di vincere e veder riconosciuto il proprio buon gioco, caratterizzato da incisività e determinazione.
Manolo, l’allenatore, aveva criticato la mancanza di incisività nelle due aree nella partita contro il Betis, ma venerdì i suoi ragazzi hanno dimostrato il contrario: solidi in difesa, porta inviolata e attacco letale. Per compensare l’assenza di Puado, Manolo ha apportato modifiche all’undici iniziale, posizionando Pere Milla sulla sinistra e schierando per la prima volta entrambi i solisti Kike e Roberto. L’Oviedo, tuttavia, è partito meglio, trovando spazi e mettendo in difficoltà una squadra perica che faticava a trovare ritmo. Al minuto 11, Ilic ha avuto un’opportunità in contropiede, ma Dmitrovic ha salvato la situazione con un intervento tempestivo. La squadra di casa ha continuato a premere, approfittando di un centrocampo perico che non riusciva a tenere il passo. Dopo un salvataggio di Riedel su Rondón e un intervento di Eric Bailly, ex giocatore dell’Espanyol, su Kike, il match ha cominciato a equilibrarsi, con la mediana perica che iniziava a connettersi meglio con gli attaccanti.
L’Espanyol ha finalmente iniziato a creare pericoli nell’ultimo quarto di gara, ma si è sempre scontrato con un incredibile Aarón Escandell. Al 33′, il portiere del Carbayón ha fatto un intervento spettacolare per respingere un potente colpo di testa di Kike. Solo quattro minuti dopo, ha replicato con un’altra parata straordinaria, negando un tiro a botta sicura di Roberto. Prima dell’intervallo, Escandell ha compiuto un altro volo spettacolare al 45′ per neutralizzare una punizione ben calciata da Pere Milla. Gli uomini di casa avrebbero sicuramente meritato di andare al riposo in vantaggio, avendo avuto diverse opportunità chiare per segnare.
Al rientro in campo, Carrión ha deciso di apportare cambiamenti e Reina, subentrato, ha colpito il palo al primo tentativo. L’Oviedo ha iniziato in modo aggressivo, ma l’Espanyol ha subito risposto. Kike ha sfiorato il gol al 52’ in una doppia opportunità evidente, ma ancora una volta Escandell si è dimostrato un gigante, impedendo il vantaggio degli ospiti. Come nel primo tempo, la partita è diventata molto equilibrata, intensa e senza concessioni. Al 66’, Pere Milla ha avuto un’opportunità chiara su un cross preciso di Dolan. Entrambe le squadre si sono lanciati all’attacco, con il centrocampo che sembrava assente nel controllare il gioco. Una partita aperta e frenetica.
Fino a quando si è fatto avanti il centravanti Kike García. Al 71’, dopo una mischia confusa seguita da vari rimbalzi, Kike ha effettuato un tiro potente che Escandell ha respinto. La manovra è continuata finché l’arbitro Mateo Busquets non è stato richiamato dal VAR e, dopo quasi tre minuti di attesa, il gol dell’Espanyol è stato convalidato. È stata pura follia. L’Oviedo ha faticato a riprendersi e Pickel ha avuto l’occasione per raddoppiare.
Non fu lui a segnare, ma il pichichi Pere Milla che nel 82’ ricevette un ottimo cross da Omar, appena entrato in campo. L’Espanyol dominava, mentre l’Oviedo non riusciva a reagire, con Escandell che si distinse per le sue parate nel primo tempo. Ci furono vari cambi fino al termine, ma il punteggio di 0-2 rimase invariato nonostante gli sforzi dei ragazzi di Carrión per trovare almeno un gol della bandiera, contro un Espanyol che si rivelò molto serio e competitivo fino alla fine.