Il sindacato AFE ha suggerito ieri a LaLiga di anticipare la riunione della Commissione Paritetica a mercoledì. Tale proposta è una risposta al messaggio inviato venerdì scorso da Javier Tebas, che rappresenta la federazione, al presidente del sindacato dei calciatori, David Aganzo.
In questa comunicazione, Tebas ha sottolineato l’impegno di LaLiga nel soddisfare le esigenze di tutti i calciatori interessati per venerdì 24.
La data per la riunione, stabilita dalla presidenza dei club, includeva anche due argomenti da discutere: “Chiarimenti riguardo l’idea di disputare una partita ufficiale negli Stati Uniti, che implica aspetti di promozione, logistica, commercializzazione e permessi”, e la questione del possibile sciopero che stava prendendo forma tra i capitani, considerato da LaLiga non conforme alle normative.
In particolare, si menziona la “promozione da parte di AFE di un’interruzione di 15 secondi all’inizio delle partite, non rispettando i requisiti di legge sulla convocazione e il preavviso relativi al diritto di sciopero”.
LaLiga ha già comunicato ad AFE che considera questa Commissione Paritetica “il mezzo più adeguato per prevenire malintesi e risolvere questioni di competenza, vista la apparente azione di blocco da parte di AFE”, come evidenziato nel settembre 2018 durante il primo incontro negli Stati Uniti. Nel corso di questo incontro sarà consegnato un fascicolo completo del progetto, i cui dettagli erano già stati anticipati in precedenti comunicazioni.
In merito al rinvio nella vendita dei biglietti richiesto dalla AFE lo stesso giorno, che dovrebbe iniziare oggi e proseguire fino a domani, LaLiga ha chiarito che “non è l’organizzatrice dell’evento e, pertanto, non ha la competenza per modificare o rinviare la vendita, che spetta a Relevent. Di conseguenza, la richiesta di sospensione non è vincolante per LaLiga”.
Inoltre, la Lega considera questa richiesta un atto di mala fede: “Nella sua ultima comunicazione, AFE chiede esplicitamente di rinviare la vendita dei biglietti, riconoscendo che la sua richiesta va oltre il contenuto del Convenio e raggiunge ambiti decisionali di competenza del promotore e di enti nazionali e internazionali. Questo dimostra la mala fede di AFE riguardo alla situazione attuale, suggerendo che si tratta di un tentativo fraudolento di ostacolare il progetto mascherato da richiesta d’informazioni.”
La lettera inviata venerdì scorso concludeva con un invito da parte di LaLiga affinché AFE non mettesse in atto la sospensione concordata dai capitani, che riguardava tutte le partite di Prima Divisione, fintanto che non venisse convocata questa Commissione Paritaria: “In nome del dialogo, si richiede ad AFE di astenersi dallo svolgere nuove azioni che possano compromettere l’obiettivo stesso della Paritaria, fino alla celebrazione della sua convocazione”.
