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Negli ultimi anni, la pratica sportiva ha conosciuto un notevole incremento nei Paesi dell’Unione Europea, accompagnata da un aumento delle importazioni di articoli sportivi. Questo fenomeno ha portato a un significativo sviluppo economico, evidenziando l’interesse crescente per le attività ricreative e agonistiche.
Importazioni di articoli sportivi nell’Ue
Nel 2025, il valore totale delle importazioni di articoli destinati a diverse attività sportive ha raggiunto i 10,8 miliardi di euro. Questo dato rappresenta circa lo 0,4% delle importazioni complessive dell’Unione.
Un confronto con le esportazioni mostra che, nel medesimo anno, esse si sono attestate a 7,3 miliardi di euro, pari allo 0,3% delle esportazioni totali.
Principali Paesi fornitori
La Cina si conferma come il principale fornitore di prodotti sportivi, con un valore che ammonta a 4,5 miliardi di euro. Seguono il Vietnam con 1,9 miliardi di euro e l’Indonesia con 0,5 miliardi di euro. Altri importanti partner commerciali includono gli Stati Uniti, con 1,6 miliardi di euro, e il Regno Unito con 1,0 miliardi di euro.
Le calzature sportive dominano le importazioni, seguite dall’abbigliamento tecnico, che spazia dalle tute alle magliette, fino agli attrezzi per gli sport acquatici e per il ciclismo.
Occupazione nel settore sportivo
Il settore sportivo non solo ha visto un aumento delle importazioni, ma ha anche contribuito significativamente all’occupazione. Nel 2025, circa 1,6 milioni di persone hanno trovato lavoro nel settore sportivo in tutta l’Unione Europea, con una percentuale significativa (il 37%) di giovani tra i 15 e i 29 anni.
Disparità di genere nell’istruzione sportiva
Un dato interessante riguarda le opportunità educative nel settore dello sport: nel 2025, solo 2 studentesse si sono iscritte per ogni 5 studenti maschi in corsi relativi allo sport. Nonostante questo, il numero di donne che praticano sport è in costante aumento, contribuendo a ridurre il divario di genere nel tempo libero.
Il mercato spagnolo dello sport
In Spagna, l’industria sportiva gioca un ruolo cruciale nell’economia, generando nel 2025 un fatturato di 39,1 miliardi di euro, pari al 3,3% del PIL nazionale. I club sportivi sono i principali attori economici, con ricavi che ammontano a 6,2 miliardi di euro.
Il settore ha mostrato una crescita costante con oltre 235.000 occupati, rappresentando circa l’1,2% del totale degli impieghi. La spesa per beni e servizi sportivi incide per lo 0,8% sui consumi familiari, mentre la crescente popolarità di attività all’aperto ha stimolato la domanda di abbigliamento e calzature sportive.
Previsioni di crescita
Le vendite al dettaglio di abbigliamento sportivo hanno raggiunto 5,9 miliardi di euro nel 2025, con un incremento del 5,6% rispetto all’anno precedente. Le previsioni indicano una crescita continua, con un aumento atteso del 7,2% entro il 2025, segnalando un trend positivo per il mercato della moda sportiva in Spagna.
La situazione in Bulgaria
Nonostante la Bulgaria vanti una tradizione sportiva, il settore non è ancora considerato un pilastro economico. Le famiglie bulgare, nel 2025, hanno destinato solo lo 0,2% della loro spesa a beni e servizi sportivi, la percentuale più bassa tra i Paesi dell’Unione.
Nel 2025, il valore totale delle importazioni di articoli destinati a diverse attività sportive ha raggiunto i 10,8 miliardi di euro. Questo dato rappresenta circa lo 0,4% delle importazioni complessive dell’Unione. Un confronto con le esportazioni mostra che, nel medesimo anno, esse si sono attestate a 7,3 miliardi di euro, pari allo 0,3% delle esportazioni totali.0
Nel 2025, il valore totale delle importazioni di articoli destinati a diverse attività sportive ha raggiunto i 10,8 miliardi di euro. Questo dato rappresenta circa lo 0,4% delle importazioni complessive dell’Unione. Un confronto con le esportazioni mostra che, nel medesimo anno, esse si sono attestate a 7,3 miliardi di euro, pari allo 0,3% delle esportazioni totali.1
