L’Atlético de Madrid si trova ora al terzo stop della stagione, a causa di impegni internazionali. Il club colchonero affronta questa pausa con un chiaro segnale di progresso, dopo un inizio di stagione complesso. A differenza del primo stop di settembre, la situazione attuale è notevolmente migliore.
Sotto la guida di Simeone, la squadra occupa attualmente il quarto posto in classifica, con cinque punti di vantaggio sul Real Betis, che si trova in quinta posizione, e solo un punto di distanza dal Villarreal, attualmente terzo in classifica.
Il Villarreal, che sta vivendo il suo miglior avvio di campionato dalla stagione 2007/2008, ha ottenuto un punto in più rispetto ai 26 attuali dell’Atlético. Questa versione forte del club giallo si trova in soli un punto di differenza da un Atlético che ha iniziato in modo piuttosto irregolare.
Per la prima volta quest’anno, l’Atlético si concede una pausa in una posizione che garantirebbe l’accesso alla Champions League. Le buone notizie per il team di Cholo Simeone, in termini di classifica, includono la riduzione del distacco dal Real Madrid e dal FC Barcelona. Nonostante le difficoltà iniziali avessero fatto temere un allontanamento dalla lotta per il titolo, la stagione è ancora lunga. Dopo i primi scivoloni, Simeone aveva già avvisato che serviva tempo per trovare l’intesa, sottolineando la presenza di molti nuovi giocatori e che i risultati non erano stati così disastrosi da giustificare l’ultima posizione in classifica a settembre, a solo un punto dalla zona retrocessione, con soli 2 punti in 9 disponibili, e con Real Madrid e Barcelona già in vantaggio di sette punti. Nel secondo stop, all’inizio di ottobre, la situazione era già in netta evoluzione.
L’Atlético ha terminato in quinta posizione, rimanendo al di fuori delle zone di qualificazione per la Champions League, ma con soltanto due punti di distacco dal Betis, attualmente quarto, che ha già superato in classifica nell’ultima finestra di trasferimenti, oltre ad averlo battuto direttamente a La Cartuja (0-2). Da un punto di vista delle sensazioni, i Colchoneros avevano fatto progressi, realizzando 14 reti nelle ultime quattro partite prima della pausa di ottobre (contro Rayo, Real Madrid, Eintracht e Celta), risolvendo così uno dei problemi cruciali che avevano affrontato all’inizio della stagione: la mancanza di incisività. Tuttavia, gli interrogativi irrisolti restavano. L’Atlético è tornato dal riposo con un distacco di sette punti dal Real Madrid e sei dal FC Barcelona.
CAMBIAMENTO DI CORSO
Attualmente, la situazione ha subito un’evoluzione. Dalla pausa di ottobre, l’Atlético ha ottenuto prestazioni quasi perfette, vincendo cinque delle sei partite disputate, conquistando posizioni utili per la Champions League e riducendo il divario con il Real Madrid, ora distante sei punti, e con il FC Barcelona, a soli tre punti. L’unico passo falso è stato il match di Champions League contro l’Arsenal, influenzato più dal risultato schiacciante che da quanto mostrato in campo, poiché fino ai 25 minuti finali l’Atlético era ancora in partita. A parte questo, si sono registrate ottime prestazioni contro il Betis, il Siviglia e vittorie più faticose come quelle contro Osasuna, Union Saint-Gilloise e Levante. L’Atlético ha rimesso in carreggiata la propria situazione in Champions e anche in LaLiga. La tendenza è decisamente positiva; il gruppo appare più affiatato, i nuovi acquisti si stanno integrando bene e il ritorno di José María Giménez ha apportato stabilità alla difesa. Ad esempio, nella prima fase della stagione, la media di gol subiti era di 1,3 a partita, mentre nella seconda fase è aumentata a 1,4.
Nell’ultima serie di incontri, l’Atlético è riuscito a mantenere la porta inviolata in tre dei sei match giocati; in precedenza, questo risultato era stato raggiunto solo in una occasione su dieci. Inoltre, il numero medio di gol subirti è sceso a uno a partita, ma con un’importante eccezione da considerare: la metà delle partite sono terminate senza subire gol, e ciò è stato influenzato principalmente dalla pesante sconfitta subita all’Emirates.

