Javier Tebas, il presidente de LaLiga, ha lanciato una critica al Real Madrid e al suo presidente Florentino Pérez tramite i suoi canali social. Questo attacco è avvenuto in relazione all’opposizione del club madridista a tenere la partita di Liga Villarreal-Barça negli Stati Uniti.
Dopo l’evento storico della NFL che si è svolto al Santiago Bernabéu tra i Miami Dolphins e i Washington Commanders, Tebas ha dichiarato che “lo stadio appartiene allo stesso club che ha guidato la battaglia per l’integrità contro la partita ufficiale di LaLiga a Miami…”.
Tebas ha anche notato che negli ultimi giorni si è parlato di “un giorno storico per lo sport spagnolo” in occasione del match della NFL a Madrid, con una grande promozione per la lega americana in Spagna, grazie all’uso di uno stadio spagnolo come vetrina.
Non è passato molto tempo prima che tornasse a criticare Pérez. “È interessante notare che lo stadio appartiene al medesimo club che ha capitanato la crociata per l’integrità contro la partita ufficiale di LaLiga a Miami… e ora lo offre volentieri, naturalmente a pagamento. In quel momento, hanno fatto sì che giocatori e portavoce ripetessero lo stesso racconto, esprimendo identiche preoccupazioni riguardo alla competizione. Hanno inviato lettere a tutte le istituzioni possibili, mancava solo la protesta al Papa, mentre il commissario europeo per lo sport brandiva la bandiera della ‘tradizione’ e l’AFE parlava di ‘informazione’ e ‘trasparenza’, pur essendo pienamente informati su come sarebbe stata organizzata la partita e sulla conformità alle normative”, ha aggiunto Tebas.
Il presidente della Liga ha affermato che “l’incontro a Miami era destinato a registrare un tutto esaurito, con un programma di eventi pari o superiore a quello attuale, e serviva a dare visibilità internazionale alla nostra lega. Si trattava solo di una partita delle 380 che si disputano durante la stagione”.
Secondo lui, “è evidente che alla fine ha prevalso la disinformazione e la mancanza di lungimiranza. Il vero problema non riguardava l’integrità, la tradizione né la comunicazione, ma chi stava dietro tutto ciò. Era LaLiga a promuoverlo, un ente di cui molti vorrebbero avere il controllo: alcuni per evitarne la crescita e favorire le loro competizioni di élite, altri per ottenere maggiori finanziamenti, e altri ancora per sostenere le proprie iniziative politiche. Continueremo a provarci,” ha concluso.

