Il pittore Fernando Vaquero, che ha creato il manifesto per la Cabalgata de los Reyes Magos organizzata dall’Ateneo di Siviglia, ha denunciato attraverso i social media di essere vittima di una campagna di cyberbullismo, minacce e molestie telefoniche durante le ore notturne.
Nel manifesto, si può vedere un bambino che corre verso l’albero di Natale all’interno di una casa, con una maglietta del Real Betis e una tunica della Hermandad de la Macarena appese in evidenza. Secondo quanto dichiarato da Manuel Sáinz, direttore della Cabalgata, anche José Castro, vice-presidente del Sevilla FC, lo ha contattato per esprimere la sua indignazione riguardo al manifesto.
Nel 2016, quando era presidente della squadra, Castro aveva partecipato alla Cabalgata nei panni del Re Baltasar, suscitando forti critiche per aver lanciato bandiere, palloni e sciarpe del Sevilla FC durante la parata. Nel messaggio pubblicato sui social, Fernando Vaquero ha affermato: “Di fronte all’harassment cibernetico, agli insulti e alle minacce notturne che sto affrontando, ho deciso di non rilasciare dichiarazioni ai mezzi di informazione né di rispondere a commenti online.
Non c’è mai stata l’intenzione di escludere o dividere nessuno in questo progetto. Ho voluto semplicemente rappresentare come i bambini, nelle loro lettere ai re, chiedano tra le altre cose magliette di calcio e ho richiamato un ricordo della mia infanzia quando ricevetti una maglietta del Betis. Voglio anche chiarire una questione che sta circolando: non ho ricevuto alcun compenso per la creazione del manifesto. L’ho realizzato come un dono sincero per la mia città, un gesto di affetto che, purtroppo, è stato frainteso da alcune persone.”
Comprendo que se pueda ejercer crítica sobre una obra, sin embargo, lo que estoy viviendo es algo mucho más grave: se trata de un acoso cibernético que es violento, excesivo y malintencionado.

