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In un’intervista esclusiva durante la trasmissione Belve, Filippo Magnini ha deciso di svelare la sua verità riguardo a una delle vicende più controverse della sua carriera. Tra il 2017 e il, il nuotatore è stato coinvolto in un’indagine per doping che ha scosso il mondo dello sport italiano, culminando con la sua completa assoluzione.
Questa chiacchierata con Francesca Fagnani ha permesso a Magnini di esprimere le sue emozioni e i suoi pensieri su un periodo buio della sua vita.
La macchinazione e le pressioni subite
Magnini ha descritto la sua esperienza come una vera e propria macchinazione.
“Sono stato scelto come un obiettivo facile”, ha affermato, sostenendo che la Procura sportiva avrebbe puntato su di lui per evitare di coinvolgere nomi più illustri e scomodi. A suo avviso, la pressione su di lui era intensa, e i procuratori avrebbero cercato di sfruttare la sua posizione vulnerabile per ottenere risultati.
Le testimonianze inquietanti
Rivela anche di aver registrato gli interrogatori, sottolineando che in molte occasioni si è sentito colpito da un approccio mirato. “Hanno insistito sul mio nome, mentre atleti di altri sport sarebbero stati molto più difficili da attaccare”, ha dichiarato. Magnini ha riportato una frase detta da un procuratore, che lo ha colpito profondamente: “Questa è una faccenda personale tra me e te”. E quando ha richiesto il video dell’interrogatorio, la frase in questione era stranamente assente.
Il ritiro e le conseguenze
Il nuotatore ha ricordato il giorno in cui ha scoperto di essere sotto indagine, proprio mentre stava per ritirarsi. “L’ho letto sui giornali, è stato devastante”, ha detto. Magnini ha anche parlato del suo amico Santucci, che avrebbe potuto chiudere il suo caso se avesse fatto il suo nome: “Lui mi ha sempre difeso, nonostante le pressioni che ha subito”. Questo episodio ha messo in luce quanto fosse difficile per gli atleti difendersi da accuse infondate.
La scelta di non denunciare
Quando Francesca Fagnani gli ha chiesto perché non avesse denunciato il sistema, Magnini ha risposto con cautela: “Ho tempo per farlo. Il mio avvocato mi ha consigliato di vincere, non di stravincere”. Questa strategia riflette la sua volontà di affrontare la situazione con calma e determinazione, evitando di alimentare ulteriori conflitti.
Il capitolo personale: Federica Pellegrini
Oltre alle questioni legate al doping, l’intervista ha toccato anche aspetti della vita privata di Magnini, in particolare la sua relazione con Federica Pellegrini. “È stata una storia complessa. A oggi direi che è più un no che un sì”, ha dichiarato. Magnini ha aggiunto che la Pellegrini non si è rivelata la persona che pensava, lasciandolo con ricordi poco piacevoli. Questo aspetto personale della sua vita ha aggiunto un ulteriore strato di complessità alla sua figura pubblica.
Riflessioni finali
La storia di Filippo Magnini è una testimonianza di resilienza e determinazione. Nonostante le avversità e le accuse, ha trovato la forza di rimanere fedele a se stesso e di affrontare le ingiustizie. Con un futuro ancora da scrivere, l’ex campione del mondo continua a lottare per la sua reputazione e la sua pace interiore.
